Il Bundestag ha sfiduciato lunedì il cancelliere tedesco Olaf Scholz e contestualmente indetto elezioni anticipate il 23 febbraio. La decisione arriva dopo il collasso della coalizione tripartita che sosteneva il leader socialista, causato dal ritiro dei Liberali (FDP) lo scorso mese a seguito di disaccordi sulla politica fiscale, lasciando i Socialdemocratici (SPD) e i Verdi senza i voti necessari per governare.
Il dibattito che ha preceduto il voto ha visto scontri accesi tra i leader dei partiti. Scholz ha difeso i successi del suo mandato, sottolineando la gestione dell’economia e della sicurezza dopo lo shock dell’invasione russa dell’Ucraina. Ha poi promesso di concentrarsi sugli investimenti in infrastrutture se rieletto, sostenendo che ridurre la spesa ora danneggerebbe la Germania nel lungo periodo.
Friedrich Merz, il candidato conservatore in testa nei sondaggi, ha accusato Scholz di gravare le future generazioni con il debito e di non aver portato avanti le necessarie riforme militari. “Stai accumulando debito senza pensare al futuro”, ha dichiarato. Tuttavia, nessuno dei due leader ha affrontato la questione del tetto costituzionale alla spesa, una misura che molti economisti ritengono responsabile del deterioramento delle infrastrutture di Berlino.
I sondaggi mostrano i conservatori in vantaggio di oltre 10 punti sull’SPD, con l’estrema destra dell’Alternativa per la Germania (AfD) che ha superato di poco i Socialdemocratici e si assesta al secondo posto provvisorio. Quarti invece i Verdi.
Nonostante l’ascesa della formazione di estrema destra, i partiti principali hanno escluso una coalizione con loro.
Scholz ha proposto tagli fiscali per 11 miliardi di euro e un aumento dei sussidi per le famiglie con figli, misure che potrebbero passare con il sostegno dell’opposizione prima delle elezioni. I conservatori hanno inoltre appoggiato misure per proteggere la Corte Costituzionale dalle influenze populiste e per estendere un abbonamento ai trasporti pubblici sussidiato per le fasce di reddito più bisognose. Merz ha invece respinto una proposta dei Verdi di abbassare i prezzi dell’energia, chiedendo invece una riforma completa della politica energetica tedesca.
Robert Habeck, candidato cancelliere dei Verdi, ha avvertito che la frammentazione politica in Germania potrebbe rendere più difficile il funzionamento dei futuri governi. “È difficile immaginare che il prossimo governo avrà vita più facile di questo”, ha detto.
Nel frattempo, la leader dell’AfD, Alice Weidel, ha chiesto la deportazione dei rifugiati siriani dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad.