Cosa hanno in comune celebrità come l’attore Chris Hemsworth e la cantante Taylor Swift, oltre al successo planetario? Gli occhi azzurri, come quelli dell’indimenticabile Paul Newman che hanno stregato il mondo per decenni, rendendolo una leggenda del cinema e un’icona di fascino senza tempo. Oggi uno studio però rivela che il blu profondo non è solo un dono della natura, ma chiunque abbia il privilegio di sfoggiare uno sguardo “celeste”, condivide un antenato comune con queste star.
La scoperta che porta indietro di migliaia di anni, dimostra che tutte le persone con gli occhi azzurri hanno una connessione genetica che risale a un singolo individuo vissuto in Europa tra 6.000 e 10.000 anni fa.
In origine, ogni essere umano aveva occhi marroni, ma una specifica mutazione ha permesso il cambiamento. Gli scienziati dell’Università di Copenaghen hanno individuato il gene responsabile di questa trasformazione: HERC2 agisce come un “interruttore”, spegnendo OCA2, il gene che regola la quantità di pigmento castano prodotto dall’iride causandone un drastico calo.
Seppure durante l’infanzia, gli occhi dei neonati possano sembrare blu, il pigmento nocciola può svilupparsi successivamente, e può modificarne il colore con la crescita.
Solo il 10% della popolazione può vantare uno sguardo ceruleo, ma nonostante le distanze geografiche e culturali, questi individui condividono una linea ancestrale che li unisce in una grande famiglia globale.
Questo studio non solo svela un affascinante capitolo della nostra evoluzione, ma ricorda quanto siamo interconnessi, anche nei dettagli più sorprendenti.