Nelle ultime settimane, una situazione insolita ha catturato l’attenzione di cittadini e autorità negli Stati Uniti nordorientali: droni di dimensioni superiori alla norma, descritti da alcuni come “grandi quanto un’automobile”, sono stati avvistati in numerosi luoghi tra New Jersey, New York e Filadelfia. Il primo rilevamento risale a metà novembre e da allora il fenomeno si è rapidamente esteso, coinvolgendo anche quartieri densamente popolati come Brooklyn e Staten Island.
Secondo quanto riportato dai residenti, i droni si librano nel cielo prevalentemente nelle ore notturne, volano in formazione sopra infrastrutture critiche come serbatoi d’acqua, linee elettriche, stazioni ferroviarie e installazioni militari.
Le Autorità, coordinate dalla Federal Bureau of Investigation, l’agenzia governativa di polizia generale degli Stati Uniti, hanno confermato che sono in corso indagini, tuttavia senza risultati concreti. Infatti al momento pare impossibile stabilire chi controlli gli aeromobili e quale sia il loro obiettivo, seppure non emergano “prove di una minaccia immediata per la sicurezza pubblica”.
Attraverso una linea telefonica diretta, appositamente dedicata, sono già state raccolte oltre 3.000 segnalazioni. Solo domenica scorsa, in tarda serata, il governatore del New Jersey, Phil Murphy, ha riferito di 49 avvistamenti. In risposta, la Federal Aviation Administration, la più grande agenzia dei trasporti statunitense, ha temporaneamente vietato il volo di droni su alcune aree sensibili, come la base militare Picatinny Arsenal e il Trump National Golf Club a Bedminster.
Nonostante ciò, i velivoli continuano a sorvolare zone strategiche e a sfuggire al controllo. Robert Wheeler, assistente direttore dell’FBI, durante un’audizione alla Camera ha ammesso che la situazione “è preoccupante proprio perché non emerge una spiegazione”.
Il fenomeno ha scatenato reazioni diverse tra i rappresentanti pubblici e la popolazione. Per alcuni cittadini i droni lanciati sono “sofisticati e inquietanti”, per altri sono necessarie misure più severe, inclusa la possibilità di abbatterli. Tuttavia, le leggi federali vietano sia ai privati che all’esercito di colpire i velivoli a meno che non rappresentino una minaccia concreta e imminente.
Il senatore Cory Booker ha sollecitato maggiore trasparenza da parte delle autorità federali, e ha precisato che il silenzio istituzionale alimenta paura e disinformazione. In una lettera all’FBI e ad altri enti governativi, Booker ha chiesto la divulgazione di tutte le informazioni disponibili per rassicurare l’opinione pubblica e contrastare il dilagare di teorie non fondate.
Sebbene il volo di droni sia legale se condotto secondo le norme della FAA, le dimensioni, il numero e la natura coordinata di questi avvistamenti lasciano perplessi gli esperti. Una teoria, ormai esclusa, ipotizzava che questi “oggetti non identificati” provenissero da esercitazioni militari, ma il comandante della base di Picatinny Arsenal ha negato ogni coinvolgimento.
Questo mistero ricorda eventi simili accaduti in passato, come il sorvolo di aeromobili sulla base aerea di Langley, in Virginia, per 17 giorni consecutivi. Anche allora, le autorità non riuscirono a fornire spiegazioni plausibili.