Il Los Angeles Times intende rivoluzionare il modo in cui i lettori percepiscono e interpretano le notizie. Patrick Soon-Shiong, proprietario del celebre quotidiano, ha annunciato lo sviluppo di un innovativo “misuratore di pregiudizio”, uno strumento alimentato dall’intelligenza artificiale che consentirà di accedere a versioni diverse dello stesso articolo, per far riflettere da più prospettive.
L’obiettivo, ha spiegato l’investitore, è contrastare la diffidenza verso i media, offrire trasparenza e un’alternativa al cosiddetto “bias di conferma”, ovvero la tendenza a leggere solo contenuti che ribadiscono le proprie opinioni.
Il miliardario ha rivelato che questa procedura, in fase di sviluppo da oltre un decennio per applicazioni sanitarie, sarà implementata nei contenuti della testata da gennaio 2025. Con questo metodo, i lettori potranno individuare eventuali inclinazioni nell’analisi delle fonti e accedere a una visione più completa dei testi semplicemente con un click.
La dichiarazione di Soon-Shiong però è stata accolta da alcune polemiche. Il sindacato dei giornalisti del quotidiano ha criticato apertamente il magnate per aver insinuato, senza fornire prove, che il personale possa aver influenzato se non addirittura operato, ignorando i principi etici che garantiscono equità, accuratezza e trasparenza.
Anche Harry Litman, noto editorialista legale del LAT, ha annunciato le sue dimissioni in segno di protesta contro le recenti mosse dell’industriale. Litman ha accusato quest’ultimo di voler riequilibrare il comitato editoriale a favore di posizioni più conservatrici e centriste, strategia che potrebbe favorire indirettamente Donald Trump.
Le controversie non si limitano all’introduzione del “bias meter”. Durante le ultime elezioni politiche, Soon-Shiong aveva bloccato l’endorsement, ovvero il sostegno del giornale, alla vicepresidente democratica Kamala Harris, a suo dire il gruppo editoriale aveva già deciso l’appoggio incondizionato, senza incontrare gli altri candidati.
L’imprenditore si era difeso affermando che la testata deve distinguere chiaramente tra notizie e opinioni e offrire un ventaglio di prospettive.
Con l’introduzione del “misuratore di pregiudizio”, Soon-Shiong punta quindi a cambiare il rapporto tra media e lettori, cercando di riconquistare la loro fiducia e soprattutto nuovi abbonamenti.