Gavin Newsom, governatore della California, ha proposto di aggiungere altri 25 milioni di dollari al bilancio statale per finanziare i procedimenti legali contro l’amministrazione Trump, che ha già promesso di intensificare il suo confronto con lo Stato simbolo del liberalismo progressista.
La proposta è stata presentata durante una sessione straordinaria del Parlamento di Sacramento, convocata per delineare le prossime strategie contro le politiche che il leader GOP potrebbe attuare una volta rientrato alla Casa Bianca. Il finanziamento è destinato al Dipartimento di Giustizia della California e ad altre agenzie statali per sostenere controversie legali su diritti riproduttivi, protezione ambientale e immigrazione.
“Questo fondo ci aiuterà a salvaguardare risorse fondamentali per milioni di californiani e a difendere la nostra economia da azioni federali illegittime”, ha dichiarato il governatore.
L’Attorney General della California, Rob Bonta, ha aggiunto che il suo ufficio rafforzerà l’organico per rispondere rapidamente alle iniziative federali attraverso ordini restrittivi e ingiunzioni. Tra il 2017 e il 2022, la California ha già speso 42 milioni di dollari per finanziare oltre 120 cause legali contro l’amministrazione Trump.
La richiesta di ulteriori fondi arriva in un contesto di difficoltà economiche per la California. Il deficit di bilancio, stimato inizialmente a 68 miliardi di dollari, è stato rivisto a circa 38 miliardi, con Newsom che è stato costretto tagliare i programmi su cambiamento climatico, edilizia abitativa ed energia pulita.
Il governatore si è peraltro detto determinato a “rendere a prova di Trump” la legislazione californiana, assicurando che la difesa dei diritti fondamentali resterà una priorità, indipendentemente dalle sfide finanziarie.
Nonostante le schermaglie verbali, il governatore ha espresso apertura a collaborare con l’amministrazione entrante per il bene della Costituzione e del federalismo: “Siamo gli Stati Uniti d’America, e intendiamo lavorare con altri Stati per difendere la democrazia e il rispetto della legge”.
Ma non c’è solo la California. Anche a New York, la governatrice Kathy Hochul e la procuratrice generale Letitia James hanno dichiarato di aver istituito gruppi di lavoro per identificare potenziali minacce alle politiche progressiste. “Faremo tutto il necessario per proteggere i diritti fondamentali dei newyorkesi”, ha affermato Hochul.