Il Presidente eletto Donald Trump ha nominato Jamieson Greer come prossimo rappresentante commerciale degli Stati Uniti. Greer conosce molto bene questo settore, avendo lavorato come capo dello staff di Robert Lighthizer, il rappresentante commerciale della prima amministrazione guidata dal tycoon.
All’epoca, il governo implementò tariffe doganali sulle importazioni dalla Cina e da altri Paesi e firmò l’accordo con Messico e Canada (USMCA). Da quando ha vinto le elezioni, Trump ha promesso più volte di voler promuovere nuovi dazi sui prodotti provenienti da queste tre nazioni, fin dal suo primo giorno alla Casa Bianca, fino a quando, ha detto, i Paesi in questione non impediranno il flusso di immigrati clandestini e di droga attraverso il confine.
Dal canto suo, dunque, se confermato dal Senato, Greer assumerà questa nuova carica in un momento alquanto particolare per gli USA.
“Jamieson concentrerà l’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti sul contenimento del massiccio deficit commerciale del Paese, sulla difesa dell’industria manifatturiera, dell’agricoltura e sull’apertura dei mercati di esportazione, ovunque”, ha dichiarato il leader MAGA, “in passato ha svolto un ruolo chiave durante il mio primo mandato nell’imporre tariffe alla Cina e ad altri Paesi per combattere le pratiche commerciali sleali, e nel sostituire l’accordo NAFTA, ormai fallito, con l’USMCA, rendendolo quindi migliore per i lavoratori americani”.
Il presidente eletto ha descritto inoltre i nuovi dazi come uno strumento che può essere utilizzato per punire altri Paesi e per rilanciare l’industria manifatturiera americana. La minaccia di nuove tariffe potrebbe anche rappresentare una tattica per rinegoziare l’USMCA con le due nazioni confinanti.
Parlando delle politiche commerciali e fiscali, a giugno Greer affermò: “Se si livella il campo di gioco, si fa in modo che gli americani non debbano competere in modo sleale”.
Recentemente, il nuovo “falco” del governo Trump 2.0, ha lavorato come partner del team dello studio legale King & Spalding, occupandosi sempre di politiche ed accordi commerciali.