Negli Stati Uniti è in atto un cambiamento che riguarda i canoni estetici. Viene definito “de-Kardashian-ificazione”, con un chiaro riferimento alle famose sorelle americane che per anni hanno trovato nella chirurgia estetica un valido alleato. La tendenza ormai, vede un allontanamento dalle forme esagerate a favore di un look più atletico e naturale. I chirurghi plastici confermano una diminuzione delle richieste per silhouette a clessidra, a favore di interventi meno invasivi.
Dopo la “calata” di corpi con curve accentuate, ora il trend prevede il ridimensionamento di filler e protesi. Come ha spiegato il medico newyorkese Darren Smith, sono in aumento procedure come lifting, riduzioni del seno e addominoplastiche che migliorano la tonicità, senza stravolgere l’aspetto naturale.
Anche sulla West Coast, storicamente orientata a una bellezza più appariscente, si registra un calo di questo tipo di interventi. Tuttavia, Los Angeles, in California, continua a mantenere il primato per l’utilizzo di protesi mammarie più grandi rispetto a quelle della East Coast.
Secondo la dermatologa Annie Chiu, si sta diffondendo una “paura dei filler”, alimentata anche dai social media. I volti eccessivamente pieni non sono più in voga, come dimostra il caso dell’attrice Kristin Davis, una delle quattro protagoniste di Sex and the City, criticata duramente online per l’eccessivo ricorso al “ritocco”. Sempre più persone quindi chiedono alternative meno invasive, come i trattamenti rigenerativi a base di DNA di salmone o polinucleotidi, descritti come il futuro del ringiovanimento.
Pure i sorrisi cambiano. I dentisti della Big Apple, come il dottor Marc Lowenberg sottolineano che i pazienti “non vogliono che i loro denti entrino nella stanza prima di loro”, preferiscono sorrisi naturali, mentre sulla West Coast ancora si punta a un effetto più vistoso.
Linda Li, chirurgo plastico di Beverly Hills, osserva il cambiamento in atto delle rinoplastiche. Ora viene privilegiato un approccio più delicato: “Un naso deve adattarsi al viso”, diffuse anche procedure come la rimozione del grasso buccale, per ridurre la dimensione delle guance, accusato di accentuare l’invecchiamento.
L’era della “correzione” eccessiva sembra quindi terminata. Soprattutto i più giovani, chiedono interventi meno invasivi e personalizzati, spesso supportati da tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, che consente di simulare i risultati. Questo approccio, sta trasformando il settore rendendo il processo di miglioramento estetico più armonioso.