L’intelligenza artificiale assume ruoli sempre più insoliti, spazia ormai da esperimenti religiosi innovativi a strumenti di difesa contro le frodi. Due esempi recenti mettono in evidenza le potenzialità e i limiti di questa tecnologia in ambiti apparentemente opposti.
Nella chiesa più antica di Lucerna, in Svizzera, è stato condotto un esperimento unico nel suo genere: un avatar che incarna Gesù ha accolto i fedeli per un dialogo spirituale. Il progetto, denominato Deus in Machina, ha trasformato il confessionale in un sistema digitale capace di interagire attraverso 100 lingue e appositamente addestrato su testi teologici.
I visitatori, preavvisati, hanno dialogato con un’immagine virtuale di Gesù proiettata su uno schermo. La novità ha attirato oltre mille persone in due mesi, con riscontri contrastanti: alcuni hanno definito l’esperienza profonda e spirituale, mentre altri hanno ritenuto le risposte superficiali.
Il progetto ha sollevato diverse polemiche, soprattutto da parte di rappresentanti religiosi che hanno contestato l’uso della tecnologica per un’iniziativa sacra. Gli organizzatori hanno difeso la proposta definendola “un’opportunità per esplorare nuove forme di dialogo sulla fede”, pur sottolineando i rischi di un uso improprio che l’AI potrebbe diffondere attraverso interpretazioni non in linea con gli insegnamenti religiosi.
Nel Regno Unito, invece la compagnia telefonica Virgin Media O2 ha creato Daisy, una simpatica nonna il cui unico compito è parlare con i truffatori che cercano di compiere tentativi di frode. L’avatar che è stato lanciato il 14 novembre, ha già sostenuto oltre mille conversazioni, la più lunga, della durata di 40 minuti, ha avuto al centro della chiacchierata storie sui nipoti.
Il modello linguistico avanzato di Daisy è stato addestrato specificamente per riconoscere e rispondere ai tentativi di frode. Virgin Media O2 ha persino aggiunto il numero della “vecchietta” a liste di contatti usate dai truffatori per garantire che venisse chiamata. Il duplice obiettivo è quello di far perdere tempo ai malintenzionati e sensibilizzare i consumatori sui rischi dei raggiri telefonici, che nel paese colpiscono oltre il 69% della popolazione.
Sia l’avatar di Gesù che quello di Daisy dimostrano come l’intelligenza artificiale possa essere applicata in modi inaspettati, generare al tempo stesso entusiasmo e polemiche. Nel caso del progetto religioso, l’AI è stata realizzata con l’obiettivo di avvicinare le persone alla fede, mentre per la telefonia doveva servire a fronteggiare un problema diffuso.