Dopo 15 anni di battaglie legali e intrighi internazionali sul suolo statunitense, lo Smeraldo di Bahia – un masso da 836 libbre valutato quasi un miliardo di dollari – è finalmente diretto verso il Brasile.
La gemma da 180.000 carati, al centro di miti e presunte maledizioni, fu scoperta nel 2001 nelle profondità della giungla di Bahia, in una miniera di berillo. I contrabbandieri lo portarono fuori dalla foresta pluviale, affrontando condizioni pericolose—compreso, secondo alcune testimonianze, un attacco da parte di una pantera. La loro missione ebbe successo, e la pietra alla fine giunse negli Stati Uniti. Anche qui, però, non ebbe vita facile, dato che poco dopo l’approdo negli States dovette fare i conti con la devastazione dell’Uragano Katrina, per poi essere coinvolto in una complicata battaglia legale riguardo alla proprietà: nel 2014, almeno dieci parti—tra cui speculatori individuali, aziende e il governo brasiliano—si contendevano il diritto di reclamarlo.
Nel caos, lo smeraldo di Bahia divenne oggetto di voci e leggende. Si diffusero racconti sul suo coinvolgimento in complotti della Mafia brasiliana, connessioni con il finanziere-criminale Bernie Madoff e sussurri di una maledizione che colpiva chiunque cercasse di possederlo. Ma per le autorità brasiliane la pietra era soprattutto un tesoro nazionale.
In base agli accordi internazionali che obbligano la restituzione dei beni culturali rubati, Brasilia aveva chiesto alle autorità statunitensi di restituire la gemma, sostenendo che dovesse essere esposto in un museo e non custodito in una cassaforte privata.
E giovedì, il giudice distrettuale statunitense Reggie Walton ha avvicinato la saga alla sua conclusione. Con una sentenza favorevole al Brasile, Walton ha respinto le richieste delle parti americane, ordinando che la gemma fosse restituita in base a un decreto di confisca emesso dal Brasile. Il procuratore federale brasiliano Boni de Moraes Soares ha accolto con favore la decisione. “Siamo molto soddisfatti della sentenza,” ha dichiarato ai giornalisti. “Siamo più vicini che mai a riportare lo Smeraldo di Bahia al popolo brasiliano.”
Kit Morrison, un imprenditore dell’Idaho che una volta pagò 1,3 milioni di dollari per la gemma, è stato tra quelli che hanno perso. Eppure, non esprime rancore per l’esito. “Quando sei un investitore e un imprenditore, fai tutto il possibile per proteggere e migliorare il tuo investimento,” ha detto Morrison. “Ma alcune cose sono semplicemente al di fuori del tuo controllo.”
A meno che non venga presentato un appello, lo smeraldo sarà presto formalmente restituito al Brasile durante una cerimonia di rimpatrio.