Negli ultimi mesi, Robert F. Kennedy Jr. è stato uno dei principali sostenitori del presidente eletto, Donald Trump, per il quale lavorerà come segretario alla Sanità e ai Servizi Umani. In un passato nemmeno troppo remoto, però, i rapporti tra i due sono stati tutt’altro che idilliaci.
La CNN, infatti, ha ricordato in un lungo reportage come solo fino a pochi mesi fa l’ex candidato indipendente abbia criticato duramente il tycoon, definendolo una “minaccia alla democrazia”, un “bullo” e un “pessimo presidente”. Gli attacchi più duri di RFK nei confronti del leader MAGA risalgono però al 2016, quando nel corso del suo programma radiofonico “Ring of Fire”, paragonò Trump ad alcuni dei più noti dittatori della storia, come Adolf Hitler e Benito Mussolini.
Nel dicembre del 2016, dopo la prima vittoria del tycoon alle urne, Kennedy aggiunse: “Almeno Hitler era interessato alla politica”. Al tempo, RFK affermò che, come ogni demagogo, The Donald non faceva altro che sfruttare la paura, il pregiudizio e l’insicurezza delle persone per ottenere il potere.
“Ogni dichiarazione che Donald Trump rilascia è basata sulla paura”, affermò Kennedy, “dobbiamo avere paura dei musulmani, dei neri, e in particolare del grande nero Obama, che sta distruggendo questo Paese, che sta rendendo tutti infelici. E solo una persona è in grado di risolvere tutti i nostri problemi. E’ chiaramente una carnevalata”.

Nella primavera del 2016, RFK Jr. fu particolarmente duro anche nei confronti dei sostenitori e degli elettori del tycoon, definendoli “idioti belligeranti” e “opportunisti senza spina dorsale”. “Forse non ci sono molti nazisti veri e propri in America”, spiegò l’ex candidato indipendente, “ma ci sono molti codardi e leccapiedi, e una volta che quelle tessere del domino iniziano a cadere nel campo di Trump, il gioco è fatto. E sapete, lui non è proprio come Hitler. Hitler aveva un piano, era interessato alla politica. Trump non ha nulla di tutto ciò”.
Le posizioni dell’avvocato settantenne nei confronti del tycoon, hanno cominciato ad ammorbidirsi dopo le ultime primarie, quando venne accantonato dal Partito Democratico. Al termine della scorsa estate, Kennedy Jr. decise di mettere fine alla propria campagna elettorale, in qualità di candidato indipendente, e sostenere la causa del tycoon.
Con la vittoria del leader MAGA, RFK, noto per le sue posizioni no-vax, si ritroverà ora a guidare l’HSS, agenzia federale il cui bilancio supera i 1.700 miliardi di dollari e sovrintende alle principali iniziative di salute pubblica, tra cui i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, la Food and Drug Administration, i National Institutes of Health, Medicare e Medicaid.