Lo Stato del Texas sembra voler assecondare il piano di deportazione di massa promesso da Donald Trump, mettendo a disposizione del presidente eletto un mega ranch di 700 ettari in grado ospitare una struttura per la gestione e la detenzione dei migranti.
Dawn Buckingham, commissario del Texas General Land Office, ha scritto una lettera al tycoon, informandolo che il suo “ufficio è pienamente pronto a stipulare un accordo con il Dipartimento della Sicurezza interna, l’Immigration and Customs Enforcement o la pattuglia di frontiera degli Stati Uniti, per consentire la costruzione di una struttura per il trattamento, la detenzione e il coordinamento della più grande deportazione di criminali violenti nella storia della nazione”.
Lo scorso mese, l’ufficio di Buckingham ha acquistato questo enorme ranch nella contea di Starr, nella Valle del Rio Grande, al confine tra Stati Uniti e Messico. Il terreno in questione ha una superficie pari alla metà di quella di Rhode Island: ora, parte di questo mastodontico appezzamento è stato messo a disposizione del governo federale.
Buckingham ha spiegato nella sua lettera che il terreno era stato acquistato da una donna che in precedenza si era rifiutata di permettere ai funzionari statali di costruire un muro di confine sulla sua proprietà. Ora, lo Stato ha intenzione di costruire oltre 2 chilometri di barriere lungo l’area. Il ranch, noto come “Brewster”, è stato comprato lo scorso mese per circa 245 milioni di dollari. Si tratta di uno degli acquisti pubblici più significativi nella storia del Texas.
L’offerta nei confronti del presidente eletto, arriva al termine di una campagna elettorale durante la quale l’immigrazione è stata una delle tematiche principali affrontate dal tycoon. Lunedì, Trump ha confermato l’intenzione di voler dichiarare un’emergenza nazionale e di voler attivare l’esercito statunitense per effettuare deportazioni di massa di immigrati privi di documenti.
Il tycoon ha inoltre nominato Tom Homan come suo nuovo “zar dei confini”: quest’ultimo, a sua volta, ha giurato di voler portare a termine “la più grande deportazione che il Paese abbia mai visto”.
Quando è stato interrogato sulle politiche della precedente amministrazione Trump, che hanno portato alla separazione delle famiglie, in un’intervista per 60 Minutes della CBS, Homan ha detto che c’è una soluzione semplice: “Le famiglie possono essere deportate insieme”.
“Non hanno ancora visto un ca**o”, ha inoltre dichiarato il nuovo zar delle frontiere, “aspettassero il 2025”.