La deputata repubblicana Nancy Mace ha presentato lunedì una risoluzione che vieterebbe alle donne transgender di usare i bagni femminili in Campidoglio. Tutto ciò, sole poche settimane prima che la deputata democratica Sarah McBride del Delaware diventi il primo membro transgender del Congresso.
La misura avanzata da Mace, proibirebbe ai legislatori e ai dipendenti della Camera di “utilizzare strutture monosessuali diverse da quelle corrispondenti al loro sesso biologico”. “Sarah McBride non ha voce in capitolo su questo argomento”, ha spiegato la deputata del GOP, “Si tratta di un uomo biologico che cerca di entrare con la forza negli spazi delle donne, e io non lo tollererò”.
“Questo è un palese tentativo degli estremisti di destra di distrarci dal fatto che non hanno soluzioni reali ai problemi che gli americani devono affrontare”, ha invece dichiarato la stessa McBride, che ad inizio novembre ha vinto la corsa per l’unico seggio del Delaware alla Camera, “Dovremmo concentrarci sulla riduzione del costo delle case, dell’assistenza sanitaria e dell’assistenza all’infanzia, non sulla produzione di guerre culturali. Ogni giorno gli americani vanno a lavorare con persone che hanno un percorso di vita diverso dal loro e si confrontano con con rispetto. Spero che i membri del Congresso riescano a trovare la stessa gentilezza”.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Human Rights Campaign, un gruppo di difesa delle persone LGBTQ, che ha definito il progetto di Mace “crudele e discriminatorio” nei confronti del suo collega entrante, definendo la risoluzione una “farsa politica da parte di una bulla”.
La repubblicana, dal canto suo, ha dichiarato alla stampa che la sua proposta riguarda i “diritti delle donne” e la loro protezione negli “spazi privati”, sostenendo che la “sinistra radicale” sta cercando di cancellare tali diritti. La deputata intende reintrodurre la misura nel prossimo Congresso, quando i repubblicani manterranno il controllo della Camera.
La risoluzione non richiederà l’approvazione del Senato né la firma del presidente. Quella di Mace, è solo l’ultima proposta, in ordine di tempo, che vede contrapposti i repubblicani ed i transgender. Quest’anno, il GOP ha speso oltre 200 milioni in spot televisivi che hanno preso di mira le persone trans.
Nei giorni successivi alla vittoria di Donald Trump, invece, alcuni democratici hanno accusato la posizione del partito sui diritti dei transgender, affermando che questa è stata una delle cause che hanno portato alla sconfitta alle urne.