Un uomo del Wisconsin, sposato e padre di tre figli, avrebbe simulato il proprio annegamento per abbandonare la famiglia e rifarsi una vita nell’Europa dell’Est; almeno questo è ciò che emerge dalle indagini delle autorità.
Ryan Borgwardt, residente a Watertown, è stato dichiarato ufficialmente scomparso il 12 agosto dopo essere uscito in kayak sul Green Lake. La moglie aveva riferito agli investigatori di aver ricevuto dal marito un messaggio la sera precedente, in cui le scriveva di essere diretto a riva.
Le ricerche erano iniziate subito dopo il ritrovamento del veicolo e della barca rovesciata, con all’interno il giubbotto di salvataggio, in una zona del lago dove la profondità è di oltre 60 metri.
Le autorità avevano subito ipotizzato un tragico incidente, nonostante le ricerche durate oltre 50 giorni, fra immersioni e analisi sonar condotte dall’organizzazione no-profit Bruce’s Legacy, non avessero rinvenuto il corpo.
A ottobre, nuovi dettagli avevano dato una lettura diversa della storia. Le forze dell’ordine canadesi avevano trovato il nome di Borgwardt nei loro database il giorno successivo alla sua presunta scomparsa. Inoltre, era emerso che l’uomo aveva denunciato lo smarrimento del passaporto per ottenere un duplicato a maggio, mentre l’originale era stato reperito facilmente dai congiunti.
Un’analisi del computer portatile del 44enne aveva inoltre rivelato un piano elaborato: ricerche su trasferimenti di fondi a banche estere e comunicazioni intrattenute con una donna in Uzbekistan, oltre alla stipula di una polizza vita da $375.000, sottoscritta a gennaio 2024. Gli investigatori avevano anche notato che il disco rigido del laptop era stato sostituito e i dati dei browser cancellati proprio il giorno della sparizione.
Lo sceriffo Mark Podell ha dichiarato che, al momento, Borgwardt è ritenuto vivo seppure indagini federali internazionali risultino ancora in corso per l’accertamento di eventuali reati e per identificare possibili complici. L’ufficiale ha inoltre voluto indirizzare un appello al giovane padre per farlo ritornare dalla famiglia, comprensibilmente sconvolta dalle rivelazioni.
Keith Cormican, responsabile di Bruce’s Legacy, ha definito la ricerca “scoraggiante”, e ha sottolineato che il tempo impiegato per cercare il fuggitivo avrebbe potuto essere dedicato ad aiutare altre persone in difficoltà.