La siccità potrebbe incidere, in un prossimo futuro, anche sulle vendite degli alberi di Natale. In Massachusetts nel vasto vivaio di Vandervalk Farm a Mendon, dove si trovano 10.000 abeti, la produzione è già stata colpita dalle condizioni climatiche estreme.
Anche se gli alberi maturi, piantati una decina di anni fa, ormai alti più di due metri, risultano essere in ottime condizioni, la situazione è completamente diversa per i 2.700 nuovi esemplari messi a dimora in primavera: di questi 500 sono già morti a causa della scarsità di piogge.
Chris Moran, gestore della Vandervalk Farm, ha spiegato che non è consueto perdere così tanti esemplari in una sola stagione. Ha dichiarato che di solito, il numero si aggira sulla decina, evidenziando che la perdita ha raggiunto ormai circa il 20-25% dei nuovi arbusti e che potrà tradursi in una minore disponibilità del prodotto tra dieci anni.
Gli alberi, che indipendentemente dalle dimensioni vengono venditi a un costo di 85 dollari, stanno infatti diventando gialli all’interno e lasciano cadere gli aghi. L’azienda anche in passato ha dovuto fronteggiare emergenze, seppure dovute al motivo opposto: le eccessive inondazioni.
“Abbiamo sempre avuto più clienti che alberi,” ha sottolineato Morano, dichiarandosi preoccupato per una domanda che continua a superare l’offerta, anche con la complicità delle crescenti difficoltà legate al cambiamento climatico.