Negli Stai Uniti in vista dell’imminente insediamento di Trump alla Casa Bianca che entrerà in carica a gennaio, molte donne americane hanno condiviso sui social la loro preoccupazione per l’accesso all’aborto e alle cure nell’ambito della riproduzione. Nel frattempo, faranno scorta di contraccettivi d’emergenza e pillole abortive prima che Trump entri in carica e alcune stanno addirittura programmando di ricorrere all’inserimento della IUD e persino alla sterilizzazione.
Come riporta The Hill, chi fornisce servizi di assistenza per l’aborto farmacologico ha segnalato un’impennata di richieste e acquisti di farmaci abortivi nelle ore successive all’elezione di Donald Trump. La preoccupazione infatti è che l’amministrazione entrante, il Congresso, e i giudici nominati da Trump potrebbero limitarne l’accesso.
Aid Access, un’organizzazione senza scopo di lucro che aiuta le persone ad avere accesso alle pillole abortive mifepristone e misoprostolo, ha dichiarato di di aver registrato un aumento di richieste di farmaci per l’aborto di oltre 16 volte, già a partire dal giorno successivo alle elezioni.
Anche Cadence OTC che si occupa di fornire assistenza nel campo della contraccezione d’emergenza facilitando l’accesso alle pillole anticoncezionali, ha registrato un boom negli acquisti. Nello specifico, secondo un portavoce, si tratta di cinque volte l’importo che l’azienda guadagna normalmente in una settimana, ma che ha registrato in un solo giorno.
Nel frattempo Wisp, una società che si occupa di assistenza sanitaria in ambito riproduttivo, ha visto allo stesso modo, un enorme aumento delle richieste di pillole abortive e di contraccezione di emergenza all’indomani delle elezioni.
Le vendite di contraccezione d’emergenza sono aumentate del 1.000 per cento tra i pazienti abituali di Wisp a partire dal 6 novembre, secondo il CEO dell’azienda Monica Cepak. Inoltre, per quanto riguarda i nuovi pazienti di Wisp, le vendite sono aumentate del 1.650 per cento il giorno dopo le elezioni.