Richard Gere ha preso una decisione importante e irreversibile: lasciare gli Stati Uniti per trasferirsi in Spagna. L’attore hollywoodiano, noto per il suo talento ma anche per l’impegno politico, ha ufficialmente venduto la sua lussuosa villa di New Canaan, nel Connecticut, risalente al 1938, per 10,75 milioni di dollari e ora chiama “casa” il paese della moglie, Alejandra Silva.
Il trasferimento annunciato alcuni mesi sembra legato alle origini della consorte, una pubblicitaria della Galizia, che Gere ha sposato nel 2018. Per diversi anni la coppia ha vissuto negli Stati Uniti, divisa tra la residenza, che doveva trasformarsi in una fattoria, e una proprietà fuori New York.
Ma, come spiegato dalla star in un’intervista a Vanity Fair Spagna, era giunto il momento di cambiare: “Per Alejandra sarà meraviglioso essere più vicina alla sua famiglia, agli amici e alla sua cultura”. Il divo, che ha sempre apprezzato il folklore spagnolo, ha dichiarato di essere preparato per questa nuova avventura a Madrid, una città in cui non ha mai risieduto stabilmente.
In Spagna i coniugi saranno circondati anche dai figli, Alexander e James, rispettivamente di cinque e quattro anni e Albert, l’undicenne nato dal precedente matrimonio di Silva. Il primogenito di Gere, Homer, frutto dell’unione con l’attrice Carey Lowell, invece rimarrà nella Big Apple, dove proseguirà la sua carriera.
Oltre alla motivazione affettiva e familiare, la decisione di Gere è probabilmente legata anche a una crescente insoddisfazione per il clima politico americano. Da sempre sostenitore dei democratici e acceso oppositore di Donald Trump, il divo non ha mai nascosto il suo disappunto per le politiche repubblicane. Assieme ad altre celebrità come George Clooney e Madonna, si è trovato in disaccordo con l’esito delle elezioni, che hanno segnato il ritorno del tycoon alla presidenza.
La scelta dell’attore ha suscitato reazioni anche in Italia, dove il leader della Lega, Matteo Salvini, ha ironizzato sulla partenza, e ha fatto notare come la preferenza di voto di alcuni “vip milionari” non abbia influenzato i comuni cittadini. Il politico ha inoltre commentato il risultato elettorale statunitense come un trionfo della democrazia, mostrando soddisfazione per la sconfitta della vicepresidente Kamala Harris.