Un gruppo di ricercatori del Center for Materials Interfaces dell’Istituto italiano di tecnologia a Pontedera vicino Pisa, ha messo a punto un materiale innovativo ecosostenibile capace di immagazzinare gas e assorbire le impurità che si accumulano nell’ambiente.
Come si evince dallo studio pubblicato sulla rivista Crystal Growth and Design il nuovo materiale appartiene alla famiglia dei composti metallorganici noti come Metal-Organic Framework (Mof), ovvero materiali costituiti da molecole di natura organica che si collegano a parti metalliche. Questi hanno una struttura cristallina porosa che permette di assorbire anche le impurità composte da particelle invisibili a occhio nudo.
I ricercatori hanno ottenuto questa nuova tipologia di Mof sintetizzato unendo atomi di rame con parti di un acido chiamato “protocatecuico”, un composto naturale che si trova in diverse piante commestibili come le cipolle, il riso e l’uva spina. Come si legge nello studio, per ottenere il nuovo Mof è stata applicata una procedura innovativa, ovvero la sintesi meccanochimica che grazie all’impiego di un miscelatore è capace di generare cristalli molto piccoli inferiori al millesimo di millimetro chiamati nanocristalli, senza aggiungere ulteriori sostanze tossiche. Per mettere a punto il nuovo materiale, i ricercatori hanno utilizzato anche una procedura avanzata nel campo dell’elettronica chiamata diffrazione degli elettroni 3D.
“La nostra expertise in cristallografia elettronica è stata fondamentale per potere studiare i nuovi materiali”, commenta Mauro Gemmi a capo dello studio. “Attraverso la diffrazione elettronica in 3D, nella quale si usa un microscopio elettronico a trasmissione, abbiamo potuto studiare il modo in cui un minuscolo fascio di elettroni viene diffuso da questi nanoscopici, invisibili cristalli, determinando così come gli atomi sono disposti nelle diverse strutture tridimensionali”.
Il nuovo materiale assorbente potrebbe adesso essere impiegato per contrastare il grave impatto dell’inquinamento sull’ambiente che attualmente causa danni al clima e alla salute degli esseri viventi.