Oltre 3.000 persone che hanno ricevuto le loro schede elettorali in ritardo, in una contea fortemente democratica della Georgia, potrebbero non veder conteggiati i loro voti.
La Corte Suprema dello Stato ha infatti stabilito che le schede inviate nella Contea di Cobb non otterranno la proroga che era stata concessa loro da un tribunale di grado inferiore. La settimana scorsa, dopo che i funzionari elettorali del posto avevano causato dei ritardi, un giudice aveva ordinato che le schede per gli elettori che ne avevano fatto domanda fossero inviate a questi ultimi tramite consegna notturna. Il magistrato aveva stabilito che sarebbero state conteggiate se fossero arrivate entro le 17.00 di venerdì 8 novembre.
Tuttavia, la Corte suprema dello Stato sembra aver annullato questa decisione, con un voto di 5-3. Stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe che le schede saranno comunque conservate, per risolvere eventuali controversie future legate all’esito delle elezioni.
La sentenza della Corte Suprema della Georgia è arrivata su richiesta dei repubblicani che volevano mantenere una scadenza fissa per la restituzione delle schede elettorali assenti. Nel 2020, la Contea di Cobb, un’area tradizionalmente democratica dello Stato – che comprende la periferia nord-occidentale di Atlanta – ha visto la vittoria di Joe Biden su Donald Trump (56%-32%). 4 anni fa, l’attuale presidente si aggiudicò la Georgia con uno scarto di circa 12.000 voti.
Dopo la decisione della Corte Suprema locale, che interesserà non meno di 3.200 cittadini, i gruppi per i diritti civili hanno consigliato a questi ultimi di recarsi personalmente alle urne, entro le 19 di oggi, e di esprimere la loro preferenza, onde scongiurare la possibilità di veder persi i loro voti.
“A causa di questa sentenza, invitiamo tutti gli elettori interessati a dare priorità al voto in presenza”, ha comunicato l’American Civil Liberties Union della Georgia, “Purtroppo, alcuni cittadini non potranno far sentire la loro voce in queste elezioni a causa di questa decisione”.