Con quarant’anni di carriera alle spalle, Cyndi Lauper non ha mai perso la sua anima ribelle. Durante il “Girls Just Wanna Have Fun Farewell Tour”, l’icona degli anni ’80 ha deciso di salutare il suo pubblico, portando in scena un ultimo spettacolo che celebra la forza e l’indipendenza femminile.
In un’intervista per Rolling Stone, la pop star ripercorre le sfide della sua carriera, il maschilismo dell’industria musicale e l’importanza di restare fedeli a se stessi. Con la sua tournée a cui partecipano artiste come Aly & AJ, Elle King e Tones and I, vuole ricordare quanto sia stato difficile imporsi, ma anche quanto sia stato gratificante non essersi mai piegata alle regole.
“Per anni mi hanno detto che le donne non vendono come gli uomini. Tutte stronzate”, sottolinea la cantante mentre evidenzia i pregiudizi con cui si è scontrata. La sua determinazione l’ha portata a sfidare molte convenzioni. “Con Cher abbiamo suonato davanti a un milione di persone” racconta, come la perseveranza e il coraggio possano rompere ogni stereotipo.
Lauper enfatizza i suoi primi passi nel mondo della musica. Durante un’audizione, un errore le ha permesso di scoprire una nota più alta di quanto si aspettasse. “Guardavo le facce delle persone e pensavo: ‘Ragazzi, voi siete sorpresi, ma non avete idea di quanto lo sia io’”. Quella nota rappresenterà l’inizio di un percorso personale e professionale, portando la cantautrice a trovare la propria identità artistica.
Nonostante i molti ostacoli, l’interprete di successi come True Colors, e I’m Gonna Be Strong, riconosce di aver trovato anche alleati nel suo cammino, persone che la incoraggiavano a esprimersi liberamente. Questo supporto le ha permesso di mantenere il suo spirito indipendente. “Non serve buttarsi a testa bassa contro tutti. A volte è meglio cercare chi la vede come te”, riflette su quanto sia importante circondarsi di persone che condividano gli stessi valori.
Dai primi ascolti di Barbra Streisand alle note di jazz che ha studiato con passione, la 71enne ha esplorato numerosi generi musicali. Racconta di come principalmente la musica jazz le abbia insegnato precisione e tecnica, e come i suoi insegnanti la esortassero ad abbandonare il rock per dedicarsi a qualcosa di più classico. Ma la sua vocazione per le sonorità alternative era più forte. “Non sono mai riuscita ad arrendermi”.
Lauper rivela anche il suo “mantra” di vita, ispirato a una scritta vista ogni giorno accanto a una sala prove: “Né la pioggia, né la neve, né il caldo possono fermarmi.” La musicista confessa di essersi sempre aggrappata a questa filosofia: non lasciarsi abbattere e andare avanti a testa alta, qualunque siano le avversità.