Fino al 6 dicembre Milano ospiterà presso la Fondazione Mudima, la mostra intitolata ‘Vite sospese’ che unisce opere, in particolare installazioni e video dell’artista e attore italiano Alessandro Bergonzoni e dell’artista statunitense Bill Viola, maestro della videoarte scomparso lo scorso luglio.
Come ha spiegato il curatore dell’esposizione Davide Di Maggio, l’idea di accostare i due artisti nasce “perché entrambi, seppure di formazione e provenienza diverse, si sono sempre occupati della condizione umana, dell’incertezza e del rischio che caratterizzano l’avventura dell’uomo nel cosmo. Entrambi hanno avvertito l’angoscia che immancabilmente sale dalle profondità dell’essere e le hanno dato voce e immaginazione”.
Il percorso espositivo si apre con l’installazione di Bergonzoni dal titolo ‘Attenzione! incarichi sospesi’ che ha a che fare con “qualcosa che pende sulle nostre anime”, un pericolo che incombe sulla testa di tutti noi” a causa del nostro disinteresse nel proteggere il mondo in cui viviamo, ha spiegato l’artista che accompagna le sue opere con testi particolarmente elaborati e carichi di significato. A questo proposito dice: “non possiamo farci carico del dolore del mondo, altrimenti come potremmo stare al mondo? ma almeno quelli che si chiamano Edmondo, Sigismondo e Raimondo?… mi sa che non vogliamo, né tentiamo. Potremmo cercare non solo di viverli ma di “condiviverli” così da dividere il peso, non l’in-carico”.
Un’altra installazione di Bergonzoni, ‘La culla dell’inciviltà’ è incentrato su un linguaggio surreale e paradossale. Nel testo che accompagna l’opera, Bergonzoni scrive: “Le bare non cullano, le culle non galleggiano, nell’universo ormai troppo ‘sterminato’ e seminato a bambini…”.
Alla fine del percorso espositivo le opere di Bergonzoni si incontrano idealmente con quelle di Bill Viola, con The Reflecting Pool, il noto videotape realizzato tra il 1977 e il 1979, che racconta la morte e la rinascita dell’individuo nel mondo naturale, fatto di immagini virtuali, in cui un uomo si trova nella foresta davanti a uno specchio d’acqua. Quando questo si tuffa il tempo si ferma improvvisamente “cristallizzandosi” in una serie di eventi che si trasformano in ricordi di immagini riflesse.
La morte, la rinascita, il salvarsi inteso come percorso dell’anima, l’amore, custodire la natura e la vita stessa sono temi su cui si fonda l’operare dei due artisti e che si rivelano particolarmente attuali.