A pochi giorni dalle elezioni presidenziali USA, in Michigan la sfida tra Kamala Harris e Donald Trump si gioca su margini sottilissimi. Secondo l’ultimo sondaggio condotto da Fox News, la democratica sarebbe in leggero vantaggio, con il 48% dei consensi contro il 46% di Trump, anche se escludendo i candidati minori – tra cui Robert F. Kennedy Jr. – i due sono pari al 49%
A far assottigliare il margine di Trump sembra essere uno stato dell’economia migliore del previsto. Ma anche temi come l’aborto e l’integrità del sistema elettorale vedono Harris in vantaggio. Secondo il sondaggio, la vicepresidente è preferita di ben 18 punti sull’aborto e 10 punti sull’integrità elettorale.
A livello demografico ci sono differenze nette: Harris ottiene il favore di donne e giovani delle aree urbane e suburbane, mentre Trump domina tra gli uomini, i bianchi senza titolo universitario e gli elettori delle zone rurali. Ciononostante, Harris fatica a replicare il consenso di Biden tra gli afroamericani, che la sostengono al 81% – 12% in meno rispetto al 2020.
La vicepresidente dem sembra guadagnare terreno in quanto rappresentante della classe media e per la sua capacità di trasmettere stabilità e temperanza, doti che le valgono un margine positivo di 10 punti. Trump, d’altro canto, resta percepito come una figura di forza e decisione.
Il Michigan, che fa parte del cosiddetto “Blue Wall,” è cruciale per entrambe le campagne, ma soprattuttto per Trump. Come sottolineato dal sondaggista Daron Shaw, Harris sta riuscendo ad attrarre il voto femminile sul tema dell’economia. Tuttavia, l’ex presidente spera di recuperare terreno rilanciando i suoi punti sulla difesa dell’industria automobilistica, tema caldo in uno stato come il Michigan, legato da sempre alla produzione manifatturiera e automobilistica.