Nelle ultime settimane, è divenuto ormai di dominio pubblico il fatto che Donald Trump ed il suo sostenitore, Elon Musk, abbiano intrattenuto in questi anni numerose conversazioni con Vladimir Putin. Se per molti questa notizia non è poi così sorprendente, per Fiona Hill, ex consigliera del tycoon ed esperta di Russia, questo fattore potrebbe contribuire a generare uno scenario preoccupante.
In un’intervista a POLITICO, la Hill ha dichiarato di vedere il sistema politico americano già alla deriva, sempre più diretto verso l’autocrazia. Lo dimostra anche il fatto che i membri della classe miliardaria del Paese si comportano sempre più come oligarchi, grandi “protagonisti” della scena russa dopo la caduta dell’Unione Sovietica, negli anni ’90.
“Abbiamo intrapreso questa strada da tempo, perché negli ultimi anni, in seguito alla crisi finanziaria del 2008 e del 2009 ed alla pandemia di coronavirus, molte aziende più piccole o più deboli sono fallite”, ha affermato la 59enne, “I grandi miliardari tendono a dominare totalmente i loro settori. Le piccole imprese tendono a soffrire, per loro competere è diventato impossibile. In un sistema oligarchico, questo fenomeno è ancora più evidente”.

Secondo Hill, pensare a Trump, Putin e Musk come a dei “colleghi oligarchi”, aiuta a capire perché sembrano tutti così affascinati l’uno dall’altro. Come ha notato l’ex consigliera del leader MAGA, fanno parte di un gruppo molto ristretto di uomini che controllano grandi fortune, nonché un vasto potere politico di portata globale. “Non sono guidati dalle persone che rappresentano o dalle aziende che rappresentano, ma dal gruppo di cui fanno parte, che è straordinariamente piccolo”, ha detto la 59enne, “Le loro interazioni sono tutte incentrate su come esercitare il potere insieme”.
“Trump tiene sempre a sottolineare di avere un ottimo rapporto con Putin”, ha aggiunto”, “È stato anche molto rapido nel dire che parlare con lui sarebbe una cosa saggia dal suo punto di vista, perché crede che essere in grado di parlare con le persone più potenti del pianeta sia un vantaggio, non una responsabilità. Questo sarebbe vero se non fosse per il fatto che gli Stati Uniti hanno un rapporto conflittuale con la Russia. Putin ha chiarito che personalmente ritiene che la Russia sia in guerra con gli Stati Uniti”.
“A Putin non interessa il popolo americano. Non gli importa del Presidente Trump. Ciò che gli interessa davvero sono le posizioni della Russia e i suoi interessi”, ha inoltre affermato la 59ene, “vuole vedere gli USA deboli. Nelle loro conversazioni private, convincerà Trump a fare o a dire determinate cose che lo rafforzeranno. Basta sentire alcune dichiarazioni del tycoon o di JD Vance sulla guerra in Ucraina”.

La Hill si è poi concentrata su Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, di cui ha detto: “E’ un qualcosa che non abbiamo mai visto prima. La gente parla di Rockfeller o degli oligarchi russi negli anni ’90. Musk è un’altra cosa, per ricchezza ed influenza. È sulla buona strada per diventare il primo trilionario del mondo. Perché Trump lo ammira? Perché è il suo più grande finanziatore. Elon spera di ricevere qualcosa in cambio dal tycoon. Ma spera anche di ottenere qualcosa da Putin. Per Starlink, e anche per SpaceX, ha bisogno di accedere a stazioni di collegamento terrestri in tutto il pianeta, comprese Russia e Cina”.
Hill ha infine concluso: “L’acquisizione di X da parte di Elon, ha armato la disinformazione proveniente dalla Russia, dalla Cina, dall’Iran, dalla Corea del Nord e da altri Paesi che hanno gli Stati Uniti come avversari. E dobbiamo chiederci: perché Musk non ferma tutto ciò? Perché la sua lealtà non è verso gli USA, dove hanno sede la maggior parte delle sue aziende. Sta operando su scala globale”.