“L’unica spazzatura che vedo là fuori sono i sostenitori di Trump“.
Ameno di una settimana dal voto hanno sollevato un polverone le dichiarazioni di Joe Biden, intervenuto martedì per commentare le provocazioni del comico filo-Trump Tony Hinchcliffe – che durante il comizio GOP al Madison Square Garden aveva definito Porto Rico una “isola di spazzatura”.
L’indignazione dei repubblicani ha spinto la Casa Bianca a una frettolosa smentita per chiarire il significato delle parole del presidente: Biden non stava generalizzando su tutti i sostenitori di Trump, ma criticava specificamente la retorica di Hinchcliffe. “La demonizzazione dei Latinos da parte di Trump è inaccettabile e non americana”, ha ribadito il presidente .
Ma i sostenitori di Trump hanno colto al volo l’occasione per paragonare le parole di Biden a quelle di Hillary Clinton nel 2016, quando etichettò parte dei sostenitori di Trump come un “cesto di deplorevoli” (basket of deplorables). Trump stesso è intervenuto sulla vicenda, accusando l’ex rivale 81enne e la sua vice Harris di condurre una “campagna dell’odio”. “Non puoi guidare l’America se non ami il popolo americano”, le parole del tycoon.
Anche la stessa Kamala Harris ha cercato di smarcarsi da Biden nei giorni cruciali prima del voto. “A differenza di Donald Trump, non considero chi dissente come un nemico. Vogliamo una presidenza inclusiva, che accoglie anche le voci di chi non la pensa come noi”, ha affermato la 50enne californiana durante un comizio a Washington, DC, invitando gli elettori a “voltare pagina”.
Le ha fatto quindi eco il governatore del Minnesota e candidato vicepresidente democratico Tim Walz, che ha sostenuto che la campagna dem cerca di unificare il Paese e prometten un futuro che abbracci tutti gli americani. “Siamo fiduciosi, abbiamo un’ottima strategia di base e il vento è dalla nostra parte”.