In migliaia, più di 50 mila secondo la CNN, hanno preso parte al comizio di Kamala Harris a Washington. La vicepresidente ha fatto questo incontro con gli elettori ad una settimana dal voto con più di 51 milioni di americani che hanno già espresso le loro scelte sia per posta che nelle cassette per il voto anticipato.
Un discorso accorato quello fatto dalla vicepresidente a pochi passi dalla Casa Bianca, in un palco nella Ellipse di Washington, lo stesso posto dove il 6 gennaio 2021 Trump incitò la folla “a lottare come il demonio” per bloccare la certificazione da parte del Congresso della vittoria di Biden alle elezioni del 2020.
“Queste elezioni – ha detto la candidata democratica – sono più di una semplice scelta tra due partiti e due candidati diversi. È una scelta se avere un paese radicato nella libertà per ogni americano o governato dal caos e dalla divisione. Donald Trump ha trascorso un decennio cercando di mantenere il popolo americano diviso e spaventato l’uno dall’altro. Divisione, diffidenza, minacce e paure, questo è ciò che è oggi il Paese, ma America, sono qui stasera per dire che non è questo che siamo. Bisogna voltare pagina. In sette giorni abbiamo il potere di voltare pagina e iniziare a scrivere il prossimo capitolo della nostra storia”.
La vicepresidente ha poi evidenziato il contrasto tra lei e Trump dipingendo un quadro vivido di come sarebbe un secondo mandato dell’ex presidente. “E’ una persona instabile, ossessionata dalla vendetta, consumata dal risentimento e in cerca di un potere incontrollato”, ha affermato. “Mi impegno ad ascoltare, anche le persone che nono sono d’accordo con me. Mi impegno a essere un presidente per tutti gli americani e a mettere il paese al di sopra del partito e di me stessa. Ecco il mio impegno nei vostri confronti: mi impegno a cercare un terreno comune e soluzioni basate sul buon senso. Mi impegno ad ascoltare gli esperti, coloro che saranno influenzati dalle decisioni che prendo e coloro che non sono d’accordo con me”.
La candidata democratica si è presentata affermando che è il momento di una nuova generazione di politici. “La mia presidenza sarà differente da quella di Biden. E questo anche perché le sfide da affrontare ora sono diverse: quattro anni fa dovevamo mettere fine alla pandemia, ora la priorità è ridurre i costi. Non sono perfetta e faccio errori, ma vi prometto una cosa: vi ascolterò e cercherò il consenso. E se mi date la chance lavorerò per voi e nulla mi fermerà. Se Trump vince entra nello Studio Ovale con una lista dei suoi nemici, io vi entrerò con la lista delle cose da fare per il Paese”.
Nella tarda mattinata Trump aveva cercato di anticipare le osservazioni di Harris, parlando da Mar-a-Lago.
Secondo l’ex presidente l’incontro di domenica scorsa con i suoi elettori al Madison Square Garden è stata “una festa dell’amore”, minimizzando la valanga di insulti agli immigrati lanciati da lui e dai suoi invitati dal palco. Non si è scusato con nessuno, neanche con l’arcivescovo di Porto Rico che con amarezza gli ha ricordato che anche lo humor ha i suoi limiti e “non dovrebbe insultare o denigrare la dignità e la sacralità delle persone” perché oltre alle risate sinistre, “può provocare anche odio”.

L’ex presidente nel suo insensato monologo dal suo resort, davanti ad una platea piena di suoi sostenitori, per rimanere in tema con la sua xenofobia, ha invitato anche le madri di ragazze violentate e uccise da immigrati illegali, accusando Kamala Harris di portare avanti una campagna d’odio contro di lui e di paragonarlo a Hitler perché “il suo operato è orribile”, dall’immigrazione all’economia. L’ex presidente ha accusato la candidata democratica “di aver cancellato i nostri confini” e “decimato la classe media”, aggiungendo che lo “spargimento di sangue, le violenze e lo squallore” nelle città americane sono dovuti per la sua incompetenza. Aggiungendo che se sarà rieletto sequestrerà i beni delle “bande criminali e dei cartelli della droga” e creerà un fondo di risarcimento per le vittime dei crimini dei migranti.
Se l’è presa pure con Michelle Obama accusandola di essere stata “molto odiosa due giorni fa” dopo che l’ex first lady lo aveva accusato in un comizio con accanto Kamala Harris di essere stato lui l’artefice della decisione della Corte Suprema contro la legge sull’aborto. Tra gli applausi dei suoi invitati l’ex presidente ha concluso che se sarà eletto “riaggiusterà l’America che Biden e Kamala Harris hanno guastato”.
Giovedì l’attrice e cantante Jennifer Lopez pronuncerà un discorso al comizio della campagna elettorale di Kamala Harris a Las Vegas. La cantante, che è portoricana, ha detto che vuole rispondere alle pessime battute di Tony Hinchcliffe che dal Madison Square Garden ha detto che Porto Rico è un'”isola galleggiante di spazzatura” in un intervento poco prima che l’ex presidente prendesse la parola.
El Nuevo Dia, il più grande quotidiano di Puerto Rico, ha dato il suo sostegno a Kamala Harris invitando i portoricani a votare per la candidata democratica. In un editoriale, la direttrice Maria Luisa Ferré Rangel ha affermato che per anni Donald Trump “ha tenuto discorsi di disprezzo e disinformazione contro l’isola”. “Oggi invitiamo tutti coloro che amano la nostra bellissima isola, la terra del mare e del sole, a non dare il loro voto a Donald Trump”, ha scritto Ferré Rangel.
E in sostegno della candidata democratica anche Barbara Pierce, la figlia di George W. Bush. Intervistata da People Magazine, Barbara Pierce ha anche detto di aver trascorso il fine settimana insieme ai volontari della campagna Harris-Walz in Pennsylvania. “Spero che faranno progredire il nostro paese e proteggeranno i diritti delle donne”, ha aggiunto. Lo scorso mese l’ex presidente George W. Bush, aveva dichiarato di non voler sostenere né Harris, né Donald Trump alle elezioni.