In due nuovi importanti sondaggi nazionali, Kamala Harris ha recuperato e sorpassato nuovamente il suo rivale alle urne, Donald Trump. Nell’indagine condotta da ABC/Ipsos, la candidata democratica è in avanti complessivamente di 2 punti sul tycoon, 49%-47%, e di 4 punti tra i probabili elettori, 51-47. Secondo gli analisti, con l’Election Day ormai alle porte, l’affluenza alle urne potrebbe rivelarsi decisiva.
Trump, a sua volta, è in testa su alcune tematiche come l’immigrazione (+12), l’economia (+8), l’inflazione (+7), ed il conflitto in Medio Oriente (+7). Harris risponde con un vantaggio in doppia quando si parla di gestione dell’aborto (+15), e dell’assistenza sanitaria (+10); è anche in avanti di 8 punti sul tema della “protezione della democrazia americana”.
In un nuovo sondaggio della CBS/YouGov, invece, la candidata democratica, complessivamente, ha staccato il leader MAGA di un solo punto percentuale, portandosi sul 50%-49%. In entrambe le indagini, a fare la differenza sono le donne.
Tra queste ultime, la vicepresidente statunitense conserva 14 punti di vantaggio sul tycoon nel sondaggio della ABC (56%-42%), e 12 lunghezze in quello della CBS (55%-45%). La candidata democratica è inoltre in testa sul suo rivale quando di parla di attributi e caratteristiche personali. Nell’analisi di ABC, infatti, Harris è in avanti su Trump di 11 punti, 49-38%, per quanto riguarda l’acutezza mentale necessaria a ricoprire efficacemente la carica di presidente, una misura su cui Trump aveva preceduto Biden di 31 punti in passato.

La vicepresidente è favorita sul leader MAGA anche quando si parla di salute fisica, a +29. Inoltre, rispetto al tycoon, è più propensa a essere considerata onesta e affidabile, mantenendo un distacco di 15 lunghezze.
L’analisi della ABC rileva anche un notevole spostamento delle preferenze tra gli ispanici, un gruppo potenzialmente importante per l’esito delle elezioni. Tra questi ultimi, Harris ha guadagnato sempre più consensi negli ultimi mesi, portandosi a +30 da Trump, con un perentorio 64%-34%.
In questa campagna, si è parlato molto anche di come i candidati dovrebbero governare in caso di vittoria alle urne. Nell’analisi della CBS, il 64% dei sostenitori di Harris ha affermato che i due principali partiti statunitensi dovrebbero collaborare tra loro, una volta terminate le elezioni. Afferma lo stesso anche il 43% di trumpiani.
Tra questi ultimi, però, c’è un 34% che afferma che il Paese avrebbe bisogno di un unico leader al comando. Una eventualità che non dispiacerebbe anche al 16% dell’elettorato della candidata democratica.