I democratici sono convinti che perderanno la maggioranza al Senato, ma cercheranno di ottenere il controllo della Camera. E per queste elezioni il partito sta spendendo una valanga di soldi in avvisi pubblicitari. In palio ci sono 34 dei 100 seggi del Senato e 435 seggi alla Camera dove attualmente, i repubblicani controllano 220 seggi, rispetto ai 212 dei democratici. In gioco c’è il potere di approvare, o bloccare, le nuove leggi. Ma la Camera è anche dotata di abilità speciali: solo la Camera può lanciare proposte di legge sulle entrate e mettere sotto accusa i funzionari federali. La battaglia per la maggioranza sarà cruciale per determinare se Kamala Harris o Donald Trump avranno l’appoggio parlamentare per implementare le politiche che il nuovo presidente presenterà.
I democratici sono convinti che perderanno il seggio al Senato della West Virginia, inoltre ci sono due candidati, Jon Tester nel Montana e Sherrod Brown in Ohio, che sono vulnerabili in due stati in cui Trump ha vinto comodamente due volte. I sondaggi vedono il candidato repubblicano del Montana Tim Sheehy davanti a Tester di 4 punti percentuali. Repubblicani in forte vantaggio nelle elezioni in Nebraska e con una minima superiorità in Texas, mentre i democratici hanno un vantaggio in Arizona e Wisconsin.
Nel Michigan, la deputata democratica Elissa Slotkin è in vantaggio sul suo avversario, l’ex rappresentante del GOP Mike Rogers, nel seggio lasciato vacante dalla senatrice democratica Debbie Stabenow.
In Pennsylvania il senatore in carica Bob Casey, un democratico, è in leggero vantaggio su David McCormick.
Incerta anche nella sfida in Texas tra il senatore repubblicano in carica Ted Cruz sfidato dal deputato democratico. Cruz ha un vantaggio nei sondaggi di meno di un punto percentuale.
In Arizona il deputato democratico Reuben Gallego ha un vantaggio di 4 punti sulla candidata repubblicana Kari Lake. In Wisconsin la senatrice Tammy Baldwin, democratica, ha due punti di vantaggio sullo sfidante del GOP Eric Hovde.
Alla Camera sono 34 i seggi vulnerabili in queste elezioni e di questi seggi sono solo quattro i parlamentari che non si sono candidati per la rielezione, tutti democratici.
Il rappresentante Daniel Kildee, che rappresenta l’8° distretto del Michigan, ha scelto di ritirarsi dalla carica pubblica dopo essersi sottoposto a cure per il cancro. Gli altri cercano ruoli a livello statale: la rappresentante Elissa Slotkin (7° distretto del Michigan) si candida invece per il Senato. Anche la rappresentante Katie Porter (47° distretto della California) ha tentato di candidarsi per il Senato, ma ha perso alle primarie. La rappresentante Abigail Spanberger (7° distretto della Virginia) ha in programma di candidarsi a governatore nel 2025.
Long Island ospita alcune delle elezioni più competitive soprattutto per il 4° distretto congressuale dove entrambi i partiti hanno vinto nell’area negli ultimi anni. Ad esempio, nella corsa presidenziale del 2020, Joe Biden ha vinto il 4° distretto con 15 punti percentuali e la sua collega democratica, Kathleen Rice, ha difeso abilmente il suo seggio per un ultimo mandato alla Camera. Due anni dopo, si sono tenute nuove elezioni alla Camera e il seggio è passato nelle mani dei repubblicani. Ora, il repubblicano in carica Anthony D’Esposito è alle prese con la democratica Laura Gillen, con cui ha una “ruggine” politica di antica data quando lui era supervisore della città di Hempstead, e Gillen nel consiglio.
Un altro distretto elettorale di New York, il 22°, rappresentato dal deputato repubblicano Brandon Williams, potrebbe passare di mano. Il distretto, che include Syracuse e Utica, ha cambiato i confini dopo che lo stato ha ridisegnato i distretti elettorali.
Si prevede inoltre che i democratici vincano nuovi seggi in Alabama e Louisiana dopo le battaglie per la riorganizzazione dei collegi o distretti elettorali. È probabile che i repubblicani ottengano tre seggi nella Carolina del Nord, mentre un quarto, detenuto dal democratico Don Davis, è considerato incerto.
Alcuni distretti competitivi sono rurali e altri urbani, alcuni quasi tutti bianchi e altri più diversificati. Alcuni sono per lo più a basso reddito, altri ad alto reddito.
La Carolina del Nord è il nuovo stato indeciso di questo ciclo elettorale, con democratici e repubblicani quasi alla pari, ma con ampie variazioni dei confini dei distretti elettorali finite in tribunale e poi in corte d’appello.
Nello stato di Washington, proprio al confine con l’Oregon, si trova il 3° distretto congressuale, un altro testa a testa nella battaglia di quest’anno per la Camera. La corsa riunisce due rivali dell’ultimo ciclo elettorale: Marie Gluesenkamp Perez e Joe Kent. Nel 2022, Gluesenkamp Perez, una democratica, aveva battuto il repubblicano Kent in una corsa serrata, 50,1 percento contro 49,3 percento.
Alcuni distretti attualmente detenuti dai democratici hanno votato nel 2020 per Donald Trump, tra cui l’Alaska e il 2° distretto del Maine. Quasi tutti i distretti detenuti dai repubblicani che hanno votato per Biden sono anch’essi delle gare “incerte”, in particolare a New York e in California.