Cresce la tensione all’interno di alcuni seggi statunitensi. Ieri, a San Antonio, Texas, un uomo è stato arrestato dopo aver preso a pugni uno scrutatore di 69 anni. Quest’ultimo gli aveva fatto semplicemente notare che, secondo un’antica legge dello Stato, non avrebbe potuto indossare, all’interno del seggio, distintivi o capi di abbigliamenti che facessero riferimento ai candidati in gioco.
Il 63enne Jesse Lutzenberger, un sostenitore di Donald Trump, infatti, aveva con sé un cappellino rosso con la scritta MAGA. Lutzenberger si è inizialmente attenuto alla richiesta dell’impiegato 69enne di togliersi il berretto, stando a quanto affermato dallo sceriffo della contea di Bexar, Javier Salazar.
Dopo aver votato, però, si è rimesso il cappello, mentre era ancora nell’edificio. “L’impiegato addetto al voto anticipato lo ha informato che ciò era inaccettabile e ha iniziato ad accompagnare la persona all’uscita”, ha detto Salazar. E’ stato proprio a questo punto che Lutzenberger, visibilmente irritato dalla situazione, ha iniziato ad aggredire il malcapitato con una serie di pugni sul viso.
Il 69enne ha riportato solo alcune ferite sul volto, ma le sue condizioni, fortunatamente, non preoccupano i medici. L’aggressore è stato arrestato poco dopo, ed è stato condotto presso la prigione della Contea di Bexar, con l’accusa di lesioni ad una persona anziana, un reato di terzo grado. Durante l’udienza di venerdì, il giudice ha fissato la cauzione di Lutzenberger a 30.000 dollari.
Il Texas è uno dei 21 Stati in cui è vietato indossare capi che fanno riferimento ai candidati all’interno o in prossimità dei seggi elettorali, secondo la National Conference of State Legislatures. Lo sceriffo Salazar ha detto che ci sono stati diversi incidenti minori dall’inizio delle votazioni anticipate nella contea. Ha inoltre affermato che sarebbe anche ora di “abbassare i toni”.
“Sentite, non c’è nulla per cui valga la pena farsi male o andare in prigione. Queste elezioni si svolgeranno in un modo o nell’altro”, ha comunicato Salazar, “Qualcuno vincerà, qualcun altro perderà. È solo la natura delle cose. Ma non ha alcun senso essere coinvolti in un caso criminale, avere una storia criminale, ferire o addirittura uccidere qualcuno in nome della politica”.
In molti temono che il clima così teso di queste elezioni possa produrre episodi simili, se non peggiori, a quello di San Antonio, in diverse zone del Paese.