Il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti è a Washington per gli Annual Meetings del Fondo Monetario Internazionale, per i lavori del G20 e per presiedere con il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta le riunioni del G7.
Il politico della Lega ha incontrato la direttrice generale del Fmi Kristalina Georgieva, un “cordiale colloquio” secondo il ministero italiano, nel corso del quale “l’Italia ha ricevuto elogi per il suo impegno a perseguire il consolidamento di bilancio promuovendo allo stesso tempo la crescita economica”.
Retroscena: l’incontro con l’economista e politica bulgara ha fatto seguito alle dichiarazioni di un responsabile del Dipartimento Europa del Fondo monetario, che alla vigilia, presentando il rapporto sulla regione, aveva qualificato come “poco ambiziosa” la manovra economica italiana, alla luce dell’alto livello del debito del Paese. Fonti del Tesoro italiano parlano di un “chiarimento” sul giudizio espresso dal responsabile.
La legge di bilancio per il 2025 è approdata in Parlamento per la presentazione alle Camere. Vale, nel complesso, 28,5 miliardi. Irpef e taglio del cuneo rappresentano “il piatto forte” e valgono 17 miliardi. La stretta sulle detrazioni, la rivalutazione delle pensioni minime, gli interventi dedicati a imprese e lavoro e alle banche sono fra i capitoli principali per ridurre le tasse ai lavoratori e aiutare le famiglie, mentre la premier Giorgia Meloni afferma che si concentra su “lavoro, salari, famiglia e sanità e lo fa senza aumentare le tasse e mantenendo i conti in ordine”.
A margine dei lavori del Fondo Monetario Giorgetti ha incontrato anche le principali agenzie di rating, Moody’s, Standard and Poor’s e Fitch.
Giovedì Giorgetti aveva partecipato al concerto della Guardia di Finanza per il 250° anniversario della fondazione, che si è tenuto al Lincoln Memorial Museum.