Un misterioso monumento color bronzo è stato installato giovedì mattina, di fronte al Campidoglio degli Stati Uniti, per “onorare” le persone che hanno partecipato all’insurrezione del 6 gennaio. La statua raffigura un mucchio di escrementi, in stile emoji, su una scrivania con accanto la targhetta dell’allora presidente della Camera Nancy Pelosi.
Vi è inoltre una targa che riporta le seguenti parole, in chiave naturalmente ironica: “Questo monumento onora i coraggiosi uomini e le coraggiose donne che il 6 gennaio 2021 hanno fatto irruzione al Campidoglio degli USA per saccheggiare, urinare e defecare in quelle sale sacre al fine di rovesciare un’elezione. Il Presidente Trump celebra questi eroi come “incredibili patrioti” e “guerrieri”. Questo monumento testimonia il loro audace sacrificio e la loro eredità duratura”.
L’istallazione è un’”opera” del gruppo Civic Crafting: quest’ultimo, è stato autorizzato dal National Park Service a poter mantenere la sua statua per 7 giorni proprio a ridosso di Capitol Hill. Da lontano, l’enorme escremento sembra un vero e proprio monumento nazionale in bronzo. In realtà è molto leggero, in quanto composto da cartongesso.
“Chiunque abbia fatto questa roba è un eroe nazionale”, ha dichiarato uno dei curiosi visitatori che ha voluto scattare una foto ricordo con il bizzarro memoriale.

Naturalmente, l’opera prende di mira la folla che il 6 gennaio di 3 anni fa prese d’assalto il Campidoglio statunitense, con l’intento di sovvertire l’esito delle elezioni che avevano visto Joe Biden battere Donald Trump.
Alcune delle persone che si resero protagoniste del clamoroso assedio, sparsero le loro feci tra i corridoi e tra gli uffici di Capitol Hill. Un sostenitore di Trump, tale Francis Connor, ha affermato in seguito, in un post su Instagram con altri rivoltosi, di aver defecato sulla scrivania di Nancy Pelosi. “Rinchiudetemi, non c’è niente per cui vivere se Trump non è in carica”, aggiunse.
Connor si è dichiarato colpevole nell’aprile 2022 di condotta disordinata in Campidoglio e di ingresso illegale in aree riservate ed è stato condannato a 12 mesi di libertà vigilata. Il Dipartimento di Giustizia ha condannato più di 1.000 persone per l’insurrezione e ha accusato Trump di crimini ad essa correlati.
Il tycoon non sarà processato per questi reati prima della fina delle elezioni, in parte a causa di una sentenza della Corte Suprema che ha rinviato il caso.