Il Los Angeles Times, il più grande quotidiano della California, non può appoggiare apertamente la candidata democratica Kamala Harris che nello Stato ha la sua base elettorale. La proprietà ha impedito all’editorial board – ovvero l’insieme della direzione giornalistica – di dare un endorsement ufficiale a Harris: lo sostiene Mariel Garza, decana del giornalismo californiano che siede nel board da quasi dieci anni, anzi, sedeva: ha dato le dimissioni per protesta, ha detto alla Columbia Journalism Review (CJR).
“In tempi pericolosi la gente onesta deve alzarsi in piedi. Io lo faccio così” ha detto Garza, ex capo della sezione opinioni del quotidiano.
Il proprietario del LAT è il miliardario Patrick Soon-Shiong (uomo d’affari, ricercatore medico, chirurgo dei trapianti), che lo ha acquisito nel 2018 impegnandosi a farne uno dei “bastioni della democrazia in questo paese”; disse all’epoca che l’acquisto del Times e altri quotidiani della California (costo, 500 milioni di dollari) mirava a combattere le fake news, “cancro della nostra epoca”.
Perché Soon-Shiong ha proibito all’editorial board di appoggiare Harris, come hanno fatto altri grandi quotidiani liberal come il New York Times?
In un lungo tweet su X, ha scritto “ecco come sono andate le cose”, spiegando di aver chiesto all’editorial board di non dare un endorsement e invece di fornire al pubblico una “analisi fattuale delle politiche POSITIVE E NEGATIVE di OGNI candidato nei loro anni alla Casa Bianca e come hanno toccato la nazione”, in modo che “i nostri lettori potessero decidere chi è degno di essere Presidente per i prossimi quattro anni”. L’editorial board però “invece ha scelto di restare in silenzio e ho accettato la loro decisione”.
La testata The Wrap sottolinea che Soon-Shiong è nato in Sudafrica, come Elon Musk, e che è anche amico del patron della Tesla e di SpaceX, ora proprietario di X e impegnato nella campagna elettorale di Donald Trump che sostiene con post sul suo social e coinvolgimento diretto in alcuni Stati chiave come l’Arizona. Tutti e due lavorano anche nella biotecnologia, Musk con Neuralink, Soon-Shiong con NantWork.
Harris è la prima candidata californiana alla Casa Bianca dai tempi di Ronald Reagan. Il campo di Donald Trump sta sfruttando il silenzio del Los Angeles Times: un articolo sul sito di FoxNews – emittente smaccatamente a favore del candidato repubblicano – segnala che in questa corsa per la Casa Bianca ci sono meno testate a favore di Harris di quante avessero appoggiato Hillary Clinton o Joe Biden. Il grosso dei quotidiani, scrive FoxNews, in genere appoggia i candidati democratici. Ma, si legge, “nel 2016 oltre 240 giornali sostennero Hillary Clinton, solo 20 sostennero Trump. Nel 2020, 14 sostennero Trump e 120 Biden. Quest’anno quasi 80 giornali hanno appoggiato Harris, meno di 10 Trump”.
Segue l’elenco dei quotidiani per Harris (fra i maggiori Winston-Salem Chronicle, New York Times, Boston Globe, The New Yorker, Denver Post, The Las Vegas Sun, Los Angeles Sentinel, Seattle Times, The Star-Ledger, Tennessee Tribune, Scientific American, San Antonio Express) e Trump (New York Post, The Washington Times, Las Vegas Review-Journal). Ma poi FoxNews sottolinea che “Il crollo del sostegno per la democratica avviene mentre l’editorial board del Los Angeles Times, che appoggiò Obama nel 2008, Clinton nel 2016, Biden 2020, ha deciso quest’anno di non appoggiare nessuno”. Nessuna menzione dello scontro fra proprietà e giornalisti.