Dopo la decisione della Corte Suprema di annullare il diritto federale all’aborto, molti stati hanno introdotto divieti, ma il loro numero complessivo non è diminuito. Al contrario, l’accesso alle interruzioni di gravidanza è rimasto costante o addirittura aumentato, mentre si è registrato un incremento della mortalità infantile.
Le limitazioni hanno colpito principalmente adolescenti, donne afroamericane, native americane e quelle con redditi bassi. Alcune, invece, sono riuscite ad aggirare le restrizioni mettendosi in viaggio verso luoghi più tolleranti o facendo ricorso alla telemedicina per ottenere pillole abortive.
Secondo un rapporto dell’organizzazione non profit statunitense #WeCount, il numero di aborti effettuati nella seconda metà del 2023 è rimasto simile a quello prima della storica sentenza Roe v. Wade che aveva introdotto nel 1973 la pratica a livello nazionale.
Ushma Upadhyay, ricercatrice all’Università della California, di San Francisco, e co-relatrice dello studio di #WeCount ha dichiarato: “Le persone trovano il modo di superare questi ostacoli perché non hanno altra scelta”.
La sentenza Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization del 2022 ha provocato un rapido cambiamento nelle politiche locali. Il numero di aborti in aree con divieti severi è quasi azzerato, ma il valore statale complessivo è rimasto stabile, con circa 99.000 interruzioni mensili nella prima metà del 2024. La telemedicina ha svolto un ruolo cruciale, le utenti che vi si sono rivolte sono passate da una su 25 nel 2022, a una su 5 nel 2024.
La ricerca di #WeCount rivela inoltre che circa la metà delle prescrizioni delle pillole abortive tramite il servizio on-line è stata destinata a pazienti che risiedevano in paesi con restrizioni pressoché totali. In Texas, quasi 2.800 donne agni mese utilizzano il farmaco, mentre in Mississippi sono 1.500, in Missouri 800.
Uno dei principali fornitori di pillole abortive tramite telemedicina è il Massachusetts Abortion Access Project. Dalla sua istituzione nel 2023, ha prescritto il medicinale a circa 500 pazienti ogni mese. Il costo era inizialmente di 250 dollari, ma grazie alle nuove sovvenzioni, è sceso a soli 5 dollari.
Angel Foster, cofondatrice di MAAP, ha definito la decisione della Corte Suprema “una catastrofe per i diritti umani”, ma ha anche evidenziato un paradosso: “In alcuni stati, l’aborto è ora più accessibile di prima”.
Finora, non sono emerse controversie legali significative contro le leggi a tutela della telemedicina, ma gli oppositori dell’aborto cercano di limitare l’accesso a farmaci come il mifepristone, uno steroide sintetico utilizzato come abortivo nei primi due mesi di gravidanza.