Steven Klein medico e ricercatore presso la struttura di cura no profit Caron Treatment Centers in Pennsylvania ha sperimentato in prima persona l’utilizzo di Ozempic non solo nella cura del diabete e dell’obesità, ma anche per trattare la dipendenza da cibo che porta a tale condizione.
Come riporta il New York Times, Klein che nel 2016 ha sofferto di dipendenza da cibo, ha scoperto che i farmaci come Ozempic, Mounjaro e Wegowy conosciuti come farmaci agonisti del recettore GLP-1 non sono solo come è noto, un valido aiuto nella cura del diabete, ma possono aiutare concretamente chi li assume a limitare anche il “desiderio sfrenato di cibo”. Questi infatti possono funzionare abbassando i livelli di segnali nel cervello responsabili del desiderio.
“Sembrava che il mio corpo sapesse quando smettere di mangiare” ha detto Klein che adesso prescrive questi farmaci ai suoi pazienti per curare la loro obesità o il diabete. Egli afferma che anche i suoi pazienti, da quando hanno iniziato la terapia con Ozempic, hanno riferito di avere meno voglia di mangiare grandi quantità di cibo e il desiderio di consumare pasti elaborati o troppo calorici è significativamente ridotto.
Secondo Klein, se i dati clinici dovessero confermare che Ozempic e gli altri farmaci agonisti del recettore GLP-1 possono aiutare a curare anche la dipendenza da cibo si avrebbe una svolta nella cura delle dipendenze come nella lotta all’obesità. “Inoltre capire come funzionano tali farmaci sulla dipendenza potrebbe rivoluzionare il modo in cui la vediamo e come la trattiamo”.
Questi dati dovranno essere ulteriormente studiati ed eventualmente confermati dai ricercatori. Alcuni esperti hanno osservato e ritengono che possano rendere il cibo o le sostanze che creano dipendenza meno piacevoli, persino ripugnanti. Altri sostengono che sopprimono il desiderio, in modo che le persone abbiano meno voglie che le spingono a esagerare. Altri ancora sostengono che i farmaci come Ozempic possano agire modificando il cosiddetto set point del corpo, che segnala al cervello il senso di sazietà corretto e bilanciato per il corpo e quando smettere di mangiare.
Partendo da questi dati ancora da confermare ufficialmente, la dottoressa Nora Volkow, direttrice del National Institute on Drug Abuse, sta lavorando a un piano per consentire più studi clinici finanziati dal governo sui farmaci agonisti del recettore GLP-1, per scoprire se possono rivelarsi utili anche per combattere la dipendenza da oppioidi.