Con l’avvicinarsi del giorno delle elezioni, John F. Kelly, ex generale dei Marines nonché segretario alla sicurezza interna durante la presidenza di Trump, ha rilasciato alcune affermazioni con la quale ha voluto mettere in guardia gli americani dai pericoli che potrebbe comportare un secondo mandato del leader MAGA.
Nelle recenti interviste, Kelly ha ampliato le preoccupazioni da lui espresse in precedenza e ha sottolineato che, a suo avviso, gli elettori dovrebbero considerare in primis l’idoneità e il carattere quando scelgono un presidente, e solo dopo le posizioni del candidato sulle varie questioni. “In molti casi, sarei anche d’accordo con alcune delle sue politiche”, ha detto, “Ma, ripeto, è molto pericoloso eleggere la persona sbagliata per una carica così importante “.
Il generale ha inoltre utilizzato parole alquanto dure per descrivere il leader MAGA, affermando che secondo la sua opinione può essere definito come “fascista”. “Prendiamo in considerazione la definizione di fascismo”, ha detto l’ex Marine: “è un’ideologia politica e un movimento di estrema destra, autoritario e ultranazionalista, caratterizzato da un leader dittatoriale, autocrazia centralizzata, militarismo, repressione forzata dell’opposizione, fede in una gerarchia sociale naturale. Secondo la mia esperienza, queste sono le cose che lui pensa funzionerebbero meglio in termini di gestione dell’America”.
Il 74enne ha inoltre aggiunto: “L’ex presidente fa parte dell’estrema destra, è certamente un autoritario, ammira i dittatori, lo ha detto lui stesso. Quindi rientra sicuramente nella definizione generale di fascista. Certamente preferisce l’approccio dittatoriale al governo. Non ha mai accettato il fatto di non essere l’uomo più potente del mondo, e per potere intendo la capacità di fare qualsiasi cosa volesse, in qualsiasi momento”.

Kelly ha inoltre confermato le indiscrezioni riportate per la prima volta da The Atlantic, 4 anni fa, secondo cui il tycoon aveva parlato positivamente di Hitler, esprimendo al contempo un certo disprezzo per i veterani statunitensi disabili, e definendo coloro che erano morti sul campo di battaglia come “perdenti” e “femminucce”.
Quando Kelly lasciò la Casa Bianca nel 2019, decise che avrebbe parlato apertamente solo se Trump avesse detto qualcosa profondamente inquietante, o se lo avesse coinvolto in uno dei suoi discorsi a ruota libera. A preoccupare l’ex capo di Gabinetto della Casa Bianca, in particolare, sono stati i recenti commenti del tycoon sull’uso dell’esercito contro i suoi avversari politici, che lui stesso ha definito come “Nemico interno”.
“Questa è una roba terribile”, ha detto Kelly, “lui è stato l’unico presidente che non ha compreso i valori dell’America: finge, parla, dice di sapere più cose sul Paese di chiunque altro, ma non è così”.