Essere il fratello maggiore o l’unico figlio potrebbe comportare il rischio di sviluppare ansia e depressione nei bambini di 8 anni. Un recente studio condotto da Epic Health Research Network, un’azienda americana che gestisce gran parte delle cartelle cliniche elettroniche negli Stati Uniti, ha analizzato i dati di oltre 182.000 minori che, a quell’età, hanno partecipato a visite di controllo.
La ricerca, che segue le linee guida della Task Force dei servizi preventivi in America, rileva che i bambini nati per primi hanno il 48% in più di probabilità di ricevere una diagnosi di ansia e il 35% in più di possibilità di soffrire di depressione rispetto ai loro fratelli più piccoli. Anche i figli unici hanno il 42% in più di probabilità di essere colpiti da ansia e il 38% in più di essere soggetti a sindromi depressive rispetto ai coetanei con fratelli.
Sebbene lo studio non fornisca spiegazioni definitive sulle ragioni di questo fenomeno, i risultati sono stati pubblicati in un periodo in cui la crisi della salute mentale tra i giovani è considerata sempre più preoccupante.
Nel 2021, il chirurgo Dr. Vivek H. Murthy, ha messo in guardia sugli effetti devastanti delle difficoltà sociali ed emotive che i ragazzi devono affrontare, mentre altre organizzazioni, come l’American Academy of Pediatrics e l’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, che si occupano della salute dei minori, hanno dichiarato che la pandemia ha intensificato tali problemi facendoli diventare “un’emergenza nazionale.”
In risposta a questa crescente crisi, nel 2022, la Task Force ha raccomandato di introdurre lo screening per l’ansia già a partire dagli 8 anni, infatti circa l’8% dei bambini tra i 3 e i 17 anni può esserne già affetto.
L’ansia, che viene solitamente definita come una sensazione di paura legata al timore che accada qualcosa di negativo, può manifestarsi in forme diverse: attacchi di panico, preoccupazione eccessiva o sintomi fisici.
Quando questi effetti interferiscono pesantemente con la vita quotidiana, si parla di “disturbo”. Nei piccoli, i segnali possono includere difficoltà ad addormentarsi, irritabilità e altri malesseri come mal di stomaco e mal di testa.
I trattamenti per questa sindrome possono comunque trovare soluzioni che includono terapie individuali o familiari, oltre a uno stile di vita sano, che prevede una dieta equilibrata, attività fisica e un adeguato riposo.