Secondo un rapporto del Washington Post, il multimiliardario Elon Musk, sostenitore del candidato repubblicano Donald Trump, sta pianificando di assumere un esercito di addetti alla raccolta di voti negli Stati in bilico, tra cui la Pennsylvania e il Wisconsin.
L’amministratore delegato di Tesla, nonché patron di X, l’ex Twitter, ha pubblicamente giurato fedeltà a Trump dopo l’attentato di luglio, settimane dopo aver creato in sordina un super PAC a favore del tycoon. Musk ha da tempo accennato alle sue inclinazioni repubblicane, twittando sulla sua piattaforma: “O c’è un’ondata rossa questo novembre o l’America è condannata”, e facendo donazioni “clandestine” molto prima di diventare un vero e proprio MAGA.
L’America PAC, creato dallo stesso Musk, ha permesso al patron di Tesla ed ai suoi amici della Silicon Valley, tra cui il cofondatore di Palantir Technologies Joe Lonsdale, il miliardario Douglas Leone, i gemelli Winklevoss e il cofondatore di PayPal, Ken Howery, di dare voce al loro sostegno nei confronti del candidato repubblicano.
La scorsa settimana, il comitato ha speso 87 milioni di dollari per la corsa presidenziale, due terzi dei quali destinati alle operazioni sul campo. Musk e soci hanno dato il via ad una vera e propria operazione vecchio stile, che si basa sul bussare alle porte dei potenziali elettori o sull’inviare loro delle lettere.

Tuttavia, la gestione irregolare e spesso aggressiva di Musk, starebbe causando alcuni problemi all’operazione. Il patron di X avrebbe infatti liquidato alcuni fornitori del Super PAC, trovando successivamente delle difficoltà nell’assumere persone che andassero a “reclutare” potenziali elettori, soprattutto a causa delle alte temperature.
Coloro che cercano di convincere le persone a votare, bussando alle loro porte, rappresentano la spina dorsale dell’operazione dell’America PAC, guadagnando tra i 20 ed i 40 dollari l’ora. Tuttavia, i cambiamenti dovuti ai licenziamenti voluti da Musk, avrebbero scoraggiato alcuni di questi ultimi, che hanno deciso di farsi da parte. Al contempo, per l’organizzazione è diventato sempre più difficile trovare dei nuovi “soldati semplici”, disposti a trascorrere intere giornate in strada, alla ricerca di potenziali elettori.
America PAC ha investito molto anche nella posta diretta, inviando a migliaia di cittadini dei volantini a sostegno del tycoon. “Faranno di tutto per fermarlo”, si legge su uno di questi, con tanto di foto di Trump con il volto insanguinato, che alza il pugno dopo l’attentato di luglio.
Questo mese, inoltre, America PAC ha assorbito lo staff di un altro comitato pro-Trump nel Wisconsin, Turning Point, con l’obiettivo di massimizzare l’affluenza nello Stato. Una persona a conoscenza della decisione, ha affermato che la partnership è vantaggiosa per entrambi: Turning Point può attingere alle profonde tasche di Musk, mentre America PAC può finalmente ottenere lo staff di cui ha tanto bisogno.