“Il Secret Service, incaricato di proteggere la vita dell’ex presidente e candidato repubblicano Donald Trump, ha profondi difetti — si legge a conclusione del rapporto compilato da una commissione indipendente che ha indagato l’attentato del 13 luglio. — Devono essere risolti urgentemente o altri tentativi di assassinio come quello al comizio di Butler, in Pennsylvania, si ripeteranno”. La commissione ha pubblicato i risultati questa mattina e ha affermato che il Secret Service è diventato “burocratico, compiacente e statico”.
Il panel commissionato dal Department of Homeland Security su richiesta della Casa Bianca è composto da: Frances Fragos Townsend, ex consigliere per la sicurezza interna durante l’amministrazione di George W. Bush; David Mitchell, che è stato nell’FBI e nei Servizi Segreti per oltre 50 anni; Janet Napoletano, responsabile della Homeland Security durante l’amministrazione Obama; e Mark Filip, ex vice procuratore generale durante l’amministrazione Bush. Nel corso dell’inchiesta sono state intervistate 58 persone e sono stati esaminati 7 mila documenti.
L’inchiesta è cominciata dopo lo scorso 13 luglio quando Thomas Matthew Crooks, 20 anni, ha sparato otto colpi di fucile durante un comizio dell’ex presidente a Butler, in Pennsylvania, uccidendo un uomo e ferendo Trump di striscio a un orecchio. Il Secret Service ha risposto al fuoco e ucciso Crooks. Il tetto del capannone industriale sul quale l’attentatore si era appostato non era stato ispezionato dagli agenti.
L’inchiesta ha evidenziato le lacune nelle misure preventive. La responsabilità della supervisione era stata affida a un’agente con esperienza limitata, che mai aveva supervisionato l’intero apparato protettivo di uno dei comizi di Trump, mandata nella campagna della Pennsylvania “perché era l’unica disponibile”. Inoltre chi avrebbe dovuto controllare con un drone i tetti degli edifici vicino al campo in cui si sarebbe tenuto il comizio non aveva una conoscenza adeguata sul funzionamento del dispositivo elettronico e ha trascorso molte ore per capire come usarlo, riuscendoci solo dopo che Crooks aveva già sparato.
Nel rapporto finale di 52 pagine, la commissione ha chiesto una revisione totale della leadership dell’agenzia federale che provvede alla sicurezza del capo della Casa Bianca, del vicepresidente, degli ex presidenti e dei candidati nella corsa presidenziale, decretando con estrema durezza che un “numero di fallimenti e guasti specifici” hanno reso possibile l’attentato contro Trump.
United States Secret Service Acting Director Ronald L. Rowe released a brief statement addressing the findings of the Independent Review Panel report on the July 13, 2024, Assassination Attempt in Butler, PA. Read his full statement at https://t.co/8dBcXjIskG pic.twitter.com/Tw0RJmnxMR
— U.S. Secret Service (@SecretService) October 17, 2024
Il Secret Service ha già riconosciuto i propri fallimenti e il direttore dell’agenzia federale si è dimesso settimane dopo l’attentato. Tra le aspre critiche scritte nel rapporto gli inquirenti hanno evidenziato carenze che erano già state identificate nei mesi successivi all’attentato di Butler.
Il gruppo che ha condotto l’inchiesta è stato particolarmente colpito dalla collettiva “mancanza di responsabilità” tra coloro che erano coinvolti nella pianificazione della sicurezza che poi, dopo l’attentato, non si sono assunti la loro responsabilità e hanno minimizzato le loro mancanze. “E — aggiunge il rapporto — hanno fatto poco per stabilire come una cosa simile si sia potuta verificare, rifiutando di identificare i passi falsi commessi, le omissioni nel meccanismo di sicurezza e i rimedi per il miglioramento”.
I risultati delle indagini messi in evidenza dal panel sono familiari. Un comitato simile era stato creato nel 2014, dopo che un uomo aveva scavalcato la recinzione ed era entrato nella Casa Bianca. E anche in quel caso il rapporto finale aveva evidenziato il lassismo dei controlli preventivi e lo scaricabarile delle responsabilità senza poi porre rimedio a queste lacune. Il fatto che dieci anni dopo si siano ripresentati gli stessi problemi mette in evidenza come la questione centrale non sia solo quello di revisionare un’agenzia federale che ha questi incarichi così delicati, ma quella di cambiare l’atteggiamento dei quadri dirigenti di questa agenzia.
“Il servizio è diventato isolato e stantio — ha affermato in un’intervista Janet Napolitano, che fa parte del panel. — È tempo che la sicurezza dei presidenti venga affidata ben oltre il tradizionale cameratismo degli agenti che compongono questa agenzia”. Dalla sua formazione, il Secret Service ha avuto un solo direttore che non proveniva dai ranghi.
Il panel tra le tante raccomandazioni ha detto che tutti i comizi all’aperto dei candidati alla presidenza e alla vicepresidenza dovranno essere monitorati dagli agenti con dei droni.
L’agenzia federale del Secret Service fino al 2003 era sotto il controllo del Dipartimento del Tesoro. Poi, una volta creato il Department of Homeland Security è stato assorbito da questa nuova agenzia.
Nelle settimane scorse un altro uomo armato è stato avvistato vicino al campo di golf dell’ex presidente a Mar-a-Lago.