Soltanto pochi mesi fa, in occasione dei suoi 100 anni, l’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, che il 1° ottobre ha spento le 100 candeline, aveva espresso ai propri cari il desiderio di voler vivere abbastanza a lungo per poter votare Kamala Harris.
Ieri, l’ex leader americano, che ha guidato il Paese dal 1977 al 1981, è riuscito a portare a termine questa sua personale missione. In occasione del primo giorno di voto anticipato in Georgia, infatti, l’ex leader democratico ha espresso la propria preferenza a favore della candidata 59enne.
Successivamente, suo nipote Jason Carter ha dichiarato a un’agenzia stampa di Atlanta che il presidente più anziano della storia americana era riuscito a realizzare quello che lui stesso aveva definito come il suo ultimo desiderio.
Secondo il nipote, quest’ultimo sta facendo del suo meglio per tenersi aggiornato sulla politica del Paese e del mondo. Ad agosto, Jason Carter aveva dichiarato che suo nonno stava seguendo ed era “molto attento” alle elezioni statunitensi ed alla guerra in corso a Gaza.
Carter è stato eletto governatore della Georgia nel 1971. Ha ricoperto l’incarico fino al 1975: l’anno seguente venne eletto 39esimo presidente americano. Alla Casa Bianca è rimasto per un solo mandato, dal 1977 al 1981. Il suo governo è stato contrassegnato da due eventi: l’accordo di Camp David nel 1978 fra Egitto e Israele, e la crisi degli ostaggi americani in Iran, che ha contribuito alla sua sconfitta nella corsa contro Ronald Reagan.
Nel 1982, il leader democratico fondò il Carter Center, un’organizzazione che si occupa di aiuti umanitari e sanitari nelle zone più degradate del mondo, a difesa dei diritti umani e della democrazia. Il lavoro svolto dall’ex presidente, una volta lasciata la Casa Bianca, gli è valso il Premio Nobel per la pace, nel 2002.
Da tempo, Carter soffre di cancro al cervello: tuttavia, nonostante la malattia e le varie difficoltà dovute ai suoi 100 anni, ieri l’ex inquilino del 1600 di Pennsylvania Avenue ha svolto diligentemente il suo dovere da cittadino.
Ieri, con oltre 300.000 persone recatesi alle urne, la Georgia ha superato il suo record di voti anticipati alle elezioni USA. Il precedente record era di 136.000 preferenze, nel 2020. Lo Stato in bilico è uno dei più seguiti in questa tornata, con l’ex presidente Donald Trump che cerca di riconquistarlo, dopo aver perso con un piccolo margine contro Joe Biden quattro anni fa, e dopo aver tentato di ribaltare il risultato: una circostanza che è oggetto di uno dei procedimenti a carico del leader MAGA.