Costruire case è diventato sempre più costoso negli USA. Per venire incontro ai bisogni delle famiglie più giovani, i costruttori stanno ricorrendo a un trucco: abolire i corridoi, e ridurre così la metratura sacrificando solo spazi di “spostamento” e non “vivibili”. Mikaela Arroyo, vicepresidente del New Home Trends Institute del JBREC, ha dichiarato a Business Insider che i costruttori e gli architetti stanno “unendo a Tetris le stanze funzionali”, come le camere da letto e i soggiorni, per ridurre lo spazio sprecato.
Secondo l’agenzia immobiliare Realtor.com, mentre il prezzo medio delle case in vendita non è cambiato molto dall’anno scorso, il prezzo medio per metro quadrato è aumentato del 3,4% e la richiesta di case più piccole è in aumento.
Arroyo sottolinea che tale orientamento progettuale complica il processo di progettazione per gli architetti che devono capire come ottenere case più comode e spazi funzionali con meno spazio a disposizione. A proposito di ciò Arroyo si chiede: “Come farà il designer a combinare gli spazi, rendendoli più flessibili? Troverà nuove soluzioni per eliminare gli spazi inutilizzati e far entrare tutto in un ambiente più piccolo?”
Al di là dell’eliminazione dei corridoi nelle planimetrie, Arroyo ha notato che i designer stanno già utilizzando nuove “tattiche progettuali” per risparmiare spazio. Queste includono l’abolizione di una sala da pranzo esterna alla cucina o sfruttare gli spazi inutilizzati come per esempio, i sotto scala.
Il tema della riduzione degli spazi e della relativa abolizione dei corridoi nelle case americane, emerge anche da un nuovo rapporto redatto questo mese dalla John Burns Research and Consulting che esamina come l’architettura abitativa negli Stati Uniti dovrebbe cambiare nei prossimi anni. “Essenzialmente, stiamo accorpando le stanze funzionali in una sorta di planimetria a “schema Tetris” evitando di sprecare metratura su aree non funzionali come i corridoi”, si legge nel rapporto.
Secondo John Burns, lo scorso anno già circa il 25% delle planimetrie progettate dagli architetti sono state ridimensionate per ridurre i costi.
Come si evince dal rapporto di Research and Consulting, non si tratta di una nuova tendenza, ma l’approccio agli spazi funzionali sta diventando sempre più diffuso nel campo dell’architettura. I progetti entry-level affronteranno compromessi ancora maggiori in caratteristiche e finiture, tra cui cucine abitabili più piccole e piccoli spazi esterni. Tuttavia, – sottolinea il report – gli acquirenti non giovanissimi che spesso sono anche benestanti, potrebbero non essere disposti a fare gli stessi compromessi. Anche i dati demografici infatti giocano un ruolo importante da considerare e alcune case “potrebbero aver bisogno di ospitare famiglie più numerose e di conseguenza essere più spaziose”.