La disinformazione dilagante e le fake news circolate in seguito al passaggio del terribile uragano Helene, sta generando diversi problemi per i volontari che stanno tentando di aiutare le popolazioni colpite.
Come rivelato dal Wall Street Journal, nel weekend, nella contea di Rutherford, North Carolina, i soccorritori federali, tra cui il personale FEMA, la protezione civile, sono stati evacuati a causa di alcune minacce provenienti da una “milizia armata”.
Come affermato da un funzionario del Servizio Forestale, infatti, le truppe della Guardia Nazionale “si erano imbattute in 2 camion di miliziani che dicevano di essere a caccia della FEMA”. L’allerta, naturalmente, ha provocato una pausa nello sgombero degli alberi da decine di strade bloccate, che avrebbero dovuto essere rese disponibili alle squadre di ricerca e soccorso e ai gruppi che consegnano rifornimenti.
Tuttavia, secondo un funzionario anonimo, domenica pomeriggio i team erano di nuovo in posizione. La tensione presso la contea di Rutherford è cresciuta a dismisura dopo che sui social media si è diffusa la fake news secondo cui i funzionari governativi avrebbero pianificato di sequestrare il villaggio decimato e di seppellire i corpi delle vittime dell’uragano sotto le macerie.
Sfortunatamente, in alcuni casi queste notizie fasulle hanno fatto breccia tra gli abitanti del posto, che hanno manifestato un atteggiamento aggressivo nei confronti dei soccorritori. Come riferito da un funzionario del servizio forestale, infatti, diverse persone hanno gridato contro i dipendenti federali “Non vi vogliamo qui, non vogliamo la presenza del governo”.
Due volontari della Cajun Navy hanno inoltre raccontato che, sabato, un residente si è recato al centro di distribuzione dei rifornimenti e ha minacciato il personale della FEMA che si trovava lì. La polizia di Lake Lure e gli uffici dello sceriffo della contea di Rutherford hanno confermato l’incidente.
Secondo le autorità locali, inoltre, gli abitanti della zona avrebbero sollecitato sui social l’intervento di una milizia armata, con l’intento di costringere i soccorritori a lasciare il North Carolina.
Nonostante i momenti di tensione, le operazioni da parte del personale federale sono riprese già nella giornata di ieri: tuttavia, la situazione riflette le crescenti preoccupazioni per la sicurezza nella regione, causate dalla continua diffusione di fake news ed attacchi contro le agenzie federali impegnate nei soccorsi.