I comizi elettorali di Donald Trump, candidato repubblicano alla Casa Bianca, continuano ad essere contraddistinti da frasi violente ed insulti al vetriolo. Nel fine settimana, dal suo palco in California, il tycoon ha suggerito che una disturbatrice presente all’evento meritava di “essere massacrata”.
Il leader MAGA ha inoltre preso in giro la giovane contestatrice, dicendole “Trona a casa dalla mamma!”, aggiungendo che i genitori l’avrebbero “ammazzata di botte”, in quanto suoi sostenitori. Poco dopo, la donna è stata espulsa dal comizio e portata fuori mentre la folla la derideva e Trump affermava: “Sua madre è una nostra grande fan. E anche suo padre”.
Al momento, non è ancora chiaro cosa stesse facendo o dicendo la giovane per irritare così vistosamente il candidato del GOP. Quella di sabato sera, non è stata la prima volta in cui il tycoon si è scagliato contro uno dei membri del suo pubblico. Già nel 2016, infatti, nel corso di un comizio, esortò gli spettatori ad aggredire i contestatori, dicendo direttamente ad uno di questi che avrebbe voluto dargli un pugno in faccia.
Naturalmente, la “disturbatrice” dell’ultimo weekend non è stata l’unica persona presa di mira dal tycoon, durante l’evento a Coachella, California, Stato d’origine di Kamala Harris, candidata democratica.
L’ex presidente repubblicano ha trascorso la maggior parte del suo discorso a lamentarsi delle politiche sull’immigrazione promosse dalla sua avversaria, usando un linguaggio altrettanto violento per condannare i “criminali feroci e assetati di sangue” e le “bande selvagge” che, a suo dire, stanno invadendo la California.
Trump ha inoltre definito lo stato della West Coast come “un paradiso perduto”. “Non le permetteremo di distruggere il nostro Paese come ha fatto con San Francisco”, ha aggiunto il tycoon, alludendo agli anni in cui l’attuale vicepresidente ha ricoperto la carica di procuratrice distrettuale della città.
Come fatto nei giorni precedenti in Colorado, The Donald ha inoltre incolpato la candidata democratica di aver “importato un esercito di stranieri illegali”, provenienti “dalle prigioni del terzo mondo”, pur non avendo alcuna prova a sostegno della sua tesi. Qualora dovesse aggiudicarsi le elezioni, Trump ha affermato che “L’invasione finirà ed inizierà la restaurazione del nostro Paese. Chiuderò il confine stesso il primo giorno”.
Il leader MAGA ha utilizzato un linguaggio alquanto controverso anche per descrivere il futuro della sua avversaria alle urne, concludendo: “Il giorno in cui entrerò in carica, lei sarà finita”.