Un viaggio sul Venice Simplon-Orient-Express è un desiderio che, considerati i prezzi – 6.200, 10.900, 13.700 dollari a persona a seconda della tipologia di sistemazione scelta – rimarrà tale per tutta la vita per il 99,9% di noi comuni mortali. Un po’ come quando si sognava un viaggio supersonico Parigi (o Londra) – New York a bordo del Concorde.
L’atmosfera di sfarzo in stile Belle Époque che si percepisce leggendo romanzi come Assassinio sull’Orient Express o Dalla Russia con amore, ha conferito a questo leggendario treno un’aurea intrigante e di mistero grazie alle fantasie di Agatha Christie e di Ian Fleming. Le successive trasposizioni cinematografiche e televisive non hanno fatto altro che aumentarne il fascino.
Il percorso più richiesto dell’attuale Orient Express è la tratta VENEZIA stazione Santa Lucia – LONDRA Victoria Station (o viceversa) e richiede due giorni con una notte a bordo. Opera da marzo a novembre con partenza alle 11:05 dalla città lagunare passando per Verona, Brennero, Innsbruck, Ginevra per arrivare a Parigi alle 7:30 del giorno seguente. Poi, dopo una sosta di quaranta minuti, si prosegue fino a Calais, in Alta Francia dove i passeggeri vengono trasferiti su un pullman di lusso per coprire il tratto Coquelles-Folkestone attraverso l’Eurotunnel Le Shuttle sotto il Canale della Manica. Giunti in Inghilterra, nel Kent, si riprende il viaggio a bordo di un altro treno lussuoso – il Belmond British Pullman – per arrivare a Londra alle 18.
La composizione del convoglio può variare in alcune date, ma generalmente è formata da diciassette carrozze risalenti agli anni ’20 e ’30 del secolo scorso splendidamente restaurate. Due sono le vetture ristorante: la Côte d’Azur con pannelli in vetro di Lalique (comprendente anche una piccola boutique), la Etoile du Nord con eleganti intarsi e L’Oriental, decorata in stile cinese con pannelli laccati, mentre al centro del treno si trova la Bar Car 3674 dagli interni in color cobalto e legno scuro provvista di pianoforte a coda e divanetti in velluto per il rito del tè pomeridiano e per sorseggiare cocktail e liquori nel dopo cena. Ciascuno dei nove vagoni letto accoglie altrettante Historic Cabin con sette cabine doppie e due uso singole per una capacità totale di centoquarantaquattro ospiti. A queste si aggiungono due carrozze Grand Suite con sei alloggi totali – Budapest, Istanbul, Paris, Prague, Venice, Vienna – e una nuova carrozza Suite con quattro alloggi (tre con letto matrimoniale e uno con due letti singoli) – La Champagne (ispirata ai vigneti francesi e del Nord Italia), Les Forêt (dedicata alla Foresta Nera), Les Lacs (in onore del Lago Zug e del Lago di Como), Les Montagnes (in omaggio alle Alpi, in particolare al massiccio di Arlberg). Completano la composizione del treno due vagoni di servizio adibiti ad alloggi per il personale, deposito bagagli e dispensa.
Come logico pensare, anche il servizio di ristorazione è ai massimi livelli. È gestito da una brigata di cucina composta da cinque cuochi provetti e sovrintesa da Jean Imbert, lo chef francese a capo dei ristoranti parigini Monsieur Diorper e Plaza Athénée.
Tutto è curato nei minimi dettagli: appena entrati in cabina è già pronto il mini buffet di benvenuto con fragole, frutta fresca, champagne e pasticcini appena sfornati. I menù di pranzo e cena, ispirati alla cucina francese, sono proposti con cadenza settimanale e cambiati ogni tre mesi in funzione della stagionalità degli ingredienti serviti sempre nei due vagoni ristorante.
Il pranzo si compone di una degustazione di quattro portate o, in alternativa, un menù alla carta comprendente anche due proposte a base di caviale. A seguire, nel pomeriggio, il tradizionale tè accompagnato da una selezione di dolci da gustare in cabina. La raffinata cena – probabilmente il “piatto forte” di tutta l’esperienza gastronomica – è composta, invece, da cinque portate.
Il secondo giorno, la colazione viene servita in cabina all’orario richiesto dal cliente, per poi attendere l’entrata del treno alla Gare de l’Est di Parigi, dove termina la prima parte dell’itinerario. Chi prosegue il viaggio, può cogliere l’occasione per sgranchirsi le gambe lungo il binario. Una volta ripartiti, un delizioso brunch aspetta gli ospiti nelle carrozze ristorante mentre il treno si avvicina alla costa francese per la traversata del Canale della Manica. Giunti a Folkestone, si trasborda sul treno Belmond British Pullman per il tratto finale. Un tradizionale tè pomeridiano accompagnato da un Bellini è la conclusione di questa meravigliosa esperienza prima di arrivare nel cuore di Londra al binario 2 di Victoria Station.
Il giorno dopo si ritornerà alla vita di tutti i giorni, consapevoli però di essere fluttuati tra la vita contemporanea e i sogni d’altri tempi che, per poco più di trenta ore, sono diventati realtà.