Nella giornata di ieri, Donald Trump ha tenuto un comizio più che mai controverso ad Aurora, Colorado, una città più volte definita da lui stesso come “gestita dalle gang venezuelane”. Durante il suo discorso, il leader MAGA ha puntato forte sulla solita retorica anti-immigrati, nel tentativo di sconfiggere la vicepresidente Kamala Harris, candidata democratica, dipinta come la “zar del confine”, responsabile delle politiche sull’immigrazione dell’amministrazione Biden.
Tra le diverse frasi alquanto violente utilizzate dal tycoon, una in particolare non è certo passata inosservata. Trump ha infatti affermato: “Chiedo la pena di morte per qualsiasi migrante che uccida un cittadino americano o un agente delle forze dell’ordine”.
Parole che il candidato del GOP aveva pronunciato anche qualche ora prima di atterrare in Colorado, nel corso di un evento elettorale a Reno, Nevada. Trump, precedentemente, aveva chiesto la stessa pena anche per i trafficanti di esseri umani e di droga.
Durante il suo comizio ad Aurora, ha inoltre aggiunto che avrebbe “salvato” la città, “conquistata” dai migranti, entrati illegalmente nel Paese. Trump ha ripetutamente affermato che il terzo centro più grande del Colorado è stato invaso da membri di bande provenienti dal Venezuela e ha accusato Harris di aver permesso a “un esercito stranieri e di criminali immigrati” di entrare negli Stati Uniti “dalle prigioni del terzo mondo” e di distruggere le diverse città americane.

“Ora il nostro Paese è conosciuta in tutto il mondo come l’America occupata”, ha aggiunto il leader MAGA, “A tutti coloro che sono qui in Colorado e in tutta la nostra nazione, faccio questa promessa: Il 5 novembre 2024 sarà il giorno della liberazione in America”.
In questi mesi, Trump ha ripetutamente cercato di demonizzare i migranti in vista del voto, indicando un aumento degli attraversamenti del confine meridionale sotto l’amministrazione del presidente Joe Biden. Prima del comizio di venerdì, il sindaco di Aurora, Mike Coffman, repubblicano, aveva dichiarato su Facebook: “Le preoccupazioni sull’attività delle gang venezuelane sono state grossolanamente ingigantite”. Nella città di 400.000 abitanti, d’altronde, sono stati segnalati solo pochi incidenti legati alla gang Tren de Aragua.
“La visita dell’ex presidente Trump ad Aurora è un’opportunità per dimostrare a lui e alla nazione che Aurora è una città notevolmente sicura”, aveva aggiunto Coffman, che già lo scorso mese smentì le affermazioni del tycoon.
Nonostante ciò, quest’ultimo ha preferito fare orecchie da mercante, andando all in sulla sua retorica anti-immigrati. “Inizieremo la più grande operazione di deportazione nella storia degli Stati Uniti”, ha detto il candidato del GOP sul palco di Aurora, “Chiuderemo il confine. Fermeremo l’invasione di clandestini nel nostro Paese. Difenderemo il nostro territorio. Non ci faremo conquistare”.