Martedì, i funzionari del carcere di Columbia, nella Carolina del Sud, hanno comunicato al detenuto del braccio della morte Richard Moore che potrà scegliere tra il plotone d’esecuzione, la sedia elettrica e l’iniezione letale per la sua esecuzione del 1° novembre.
La legge statale dà a Moore tempo fino al 18 ottobre per decidere, altrimenti sarà ucciso sulla sedia elettrica. La sua esecuzione sarebbe la seconda nella Carolina del Sud dopo una pausa di ben 13 anni, dovuta all’impossibilità di ottenere un farmaco necessario per l’iniezione letale.
Moore, 59 anni, rischia la pena di morte per aver sparato nel settembre 1999 al commesso James Mahoney. L’uomo entrò disarmato nel negozio della contea di Spartanburg per svaligiarlo: i due finirono in una sparatoria dopo che il rapinatore riuscì a prendere una delle pistole di Mahoney. Uno dei proiettili, centro il petto di quest’ultimo, uccidendolo.
Come affermato dai suoi avvocati, Moore, che è nero, è l’unico uomo nel braccio della morte della Carolina del Sud a essere stato condannato da una giuria in cui non c’erano afroamericani. Il detenuto, si è appellato alla Corte Suprema, per tentare di evitare l’esecuzione.
In questi giorni, Moore ha ricevuto una lettera da parte del direttore del carcere, Bryan Stirling, con la quale quest’ultimo lo informa che la sedia elettrica dello Stato è stata testata il mese scorso, il plotone d’esecuzione ha le munizioni e che il farmaco per l’iniezione letale è stato analizzato dai tecnici del laboratorio locale.
I funzionari del carcere hanno anche detto a Moore che la sedia elettrica, costruita nel 1912, ha funzionato correttamente. Non hanno fornito dettagli su questi test. Il plotone di esecuzione, autorizzato da una legge del 2021, invece, ha effettuato l’addestramento previsto dalle norme. Tre volontari sono stati allenati a sparare a un bersaglio posto sul cuore da 4,6 metri di distanza.
Moore intende chiedere al governatore Henry McMaster, repubblicano, di essere clemente e di ridurre la sua condanna ad un ergastolo senza condizionale. Il 59enne non ha commesso infrazioni in questi anni di detenzione, e si è offerto per aiutare a riabilitare altri prigionieri, finché rimarrà dietro le sbarre. Tuttavia, la “tradizione” dello Stato non gli è favorevole: nessun governatore della Carolina del Sud, infatti, ha mai concesso la grazia nell’era moderna.
Qui sono state messe a morte 44 detenuti dal 1976. All’inizio degli anni 2000, la Carolina del Sud effettuava una media di tre esecuzioni all’anno. Negli USA, solo 9 Stati hanno giustiziato più detenuti.