Papa Francesco parla agli abitanti di Gaza. Nell’anniversario del 7 ottobre, primo anno dall’aggressione di Hamas in Israele e dalla rappresaglia scatenata dallo Stato ebraico, il pontefice invia una lettera ai cattolici del Medio Oriente. E nel testo reso noto oggi, lancia un messaggio che suona come una preghiera accorata a tutti gli abitanti della Striscia: “Sono con voi, abitanti di Gaza, martoriati e allo stremo, che siete ogni giorno nei miei pensieri e nelle mie preghiere. Sono con voi, forzati a lasciare le vostre case, ad abbandonare la scuola e il lavoro, a vagare in cerca di una meta per scappare dalle bombe. Sono con voi, madri che versate lacrime guardando i vostri figli morti o feriti, come Maria vedendo Gesù; con voi, piccoli che abitate le grandi terre del Medio Oriente, dove le trame dei potenti vi tolgono il diritto di giocare”.
“Un anno fa – così Bergoglio ricorda l’anniversario, “è divampata la miccia dell’odio; non si è spenta, ma è deflagrata in una spirale di violenza, nella vergognosa incapacità della comunità internazionale e dei Paesi più potenti di far tacere le armi e di mettere fine alla tragedia della guerra. Il sangue scorre, come le lacrime; la rabbia aumenta, insieme alla voglia di vendetta, mentre pare che a pochi interessi ciò che più serve e che la gente vuole: dialogo, pace”.
La lettera giunge da Roma, oggi coinvolta nelle celebrazioni in Sinagoga per l’efferato attacco di Hamas ai kibbutz del sud di Israele: quel giorno è costato la vita a 1.200 persone, il più grave bilancio di civili ebrei uccisi in un solo giorno dopo l’Olocausto. Il Pontefice sceglie però di deplorare la violenza che ne è sgorgata, da qualunque parte, con una critica chiara fra le righe alla virulenza della reazione israeliana che in un anno a Gaza avrebbe ucciso oltre 42mila persone, molti bambini, e distrutto 150mila edifici, e che ora si allarga al Libano e alla guerra a distanza con l’Iran. L’obbiettivo dichiarato di Israele è la distruzione di Hamas e di Hezbollah, entrambi sostenuti da Teheran. Ma il messaggio di Bergoglio è chiaro: la violenza genera violenza, l’orrore provoca altro orrore.
“Voi, fratelli e sorelle in Cristo che dimorate nei Luoghi di cui più parlano le Scritture, siete un piccolo gregge inerme, assetato di pace. Grazie perché volete rimanere nelle vostre terre, grazie perché sapete pregare e amare nonostante tutto. Siete un seme amato da Dio” scrive ancora il Papa ai cattolici in Medio Oriente.
“Non mi stanco di ripetere che la guerra è una sconfitta, che le armi non costruiscono il futuro ma lo distruggono, che la violenza non porta mai pace – aggiunge il Pontefice – La storia lo dimostra, eppure anni e anni di conflitti sembrano non aver insegnato nulla”.