“È stata la persona più vicina a me per così tanto tempo. È difficile spiegare il nostro legame, ma è nato dalla comprensione che eravamo diversi e che la società ci avrebbe reso la vita difficile perché non seguivamo le convenzioni. Ci siamo presi per mano e abbiamo danzato attraverso la follia della nostra infanzia. In effetti, la danza è stata una sorta di supercolla che ci ha tenuti uniti”.
Inizia con queste parole il lungo post che la cantante Madonna ha pubblicato ieri su Instagram per annunciare la morte del fratello minore Christopher Ciccone, scomparso il 4 ottobre a causa di un cancro, all’età di 63 anni.
Nato il 22 novembre 1960 a Pontiac, nel Michigan, si era distinto fin da giovane per la sua spiccata creatività. Aveva iniziato la sua carriera come ballerino e nel 1980 si era unito al gruppo La Palace Royale di Ottawa, per poi entrare a far parte del corpo di ballo che affiancava la sorella, allora emergente, nel panorama musicale.
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Con il crescere della popolarità della cantante, anche il ruolo di Christopher come membro del suo entourage era divenuto sempre più rilevante. Nel 1990, venne nominato direttore artistico del famoso Blond Ambition World Tour e nel 1993 fu lui a dirigere The Girlie Show. Artista poliedrico si distinse anche nel mondo dei videoclip musicali, aveva lavorato con personaggi come la cantautrice Dolly Parton e il cantante Tony Bennett.
Successivamente, Ciccone decise di spostare il suo interesse dalla musica al design e divenne il progettatore degli interni delle residenze della sorella di New York, Miami e Los Angeles, confermando la sua versatilità. Nel 2012, lanciò anche una collezione di scarpe, he Ciccone Collection, presentandola alla London Fashion Week.
L’uomo, che non aveva mai nascosto la sua omosessualità, era sposato dal 2016 con l’attore britannico Ray Thacker. Molto discussa anche una sua biografia pubblicata nel 2008, in occasione dei 50 della “Materlal Girl”, intitolata Life With My Sister Madonna, che alimentò a causa del contenuto, senza censure, speculazioni su una presunta frattura tra i due fratelli.
Tuttavia, il creativo nel 2012 dichiarò alla stampa di non aver avuto ripensamenti sul libro. “Non mi pento di nulla”, ha fornito alla gente l’opportunità di vedermi come un artista, e non solo come il fratello di Madonna anche se questa sarà sempre un’etichetta che porterò, ma spero che un giorno verrò ricordato soprattutto come Christopher Ciccone”.
Riferendosi alla illustre consanguinea aveva inoltre aggiunto che ogni screzio era stato sanato: “La nostra relazione per quanto mi riguarda va bene”.