Il processo sull’attacco al Campiglio del 6 gennaio 2021 continua. Due uomini, Michael Oliveras, 51 anni, del New Jersey e James Weeks, 55 anni, dello Stato di New York, sono stati condannati rispettivamente a cinque e due anni di carcere per aver partecipato alla rivolta di Capitol Hill.
Secondo i procuratori federali, che si sono occupati del processo, Oliveras ha documentato tutto il suo viaggio online, facendo dei post sui suoi social media dal momento in cui si è recato a Washington all’arrivo nell’albergo, nei pressi del Campidoglio, fino all’entrata nel palazzo. In un video, lo si vede urlare alla ricerca dei legislatori: “Dove sono i traditori? Trascinateli fuori per i capelli”. Poi è stato espulso per due volte e ha provato a rientrare una terza senza successo incoraggiando la folla a distruggere le telecamere dei media, irrompere nel palazzo, “mettere le mani nude sulla cane di coloro che hanno commesso tradimento”, aveva scritto in uno dei suoi post. Non si è mai pentito.
Oliveras è stato imputato per reati di disordine civile e aggressione agli agenti, oltre a diversi reati minori, con tre anni di libertà vigilata e 2.000 dollari di restituzione da pagare.
Weeks, invece, si è dichiarato colpevole di aver aggredito gli agenti durante la rivolta del 6 gennaio. Secondo le ricostruzioni, ha aperto la porta di un tunnel per entrare al Campidoglio, ha rotto una finestra all’esterno dell’edificio e ha incitato gli altri a fare lo stesso. È stato condannato a due anni di carcere, tre anni di libertà vigilata e a pagare 2.774 dollari di restituzione e una multa di 5.000 dollari.
Sono più di 1.500 le persone che sono state accusate di crimini relativi alla rivolta del 6 gennaio.