La direttrice dell’Agenzia per la Sicurezza Informatica e delle Infrastrutture degli Stati Uniti, Jen Easterly, ha annunciato che i sistemi elettorali statunitensi sono oramai così sicuri che nessun avversario straniero, come la Russia o l’Iran, potrebbe alterare il risultato delle elezioni presidenziali.
Easterly ha dichiarato che, grazie alle misure adottate a livello federale e locale, il sistema elettorale è oggi più impenetrabile che mai. “Nonostante i tentativi di interferenza da parte di attori stranieri come Russia, Iran o Cina, non esiste la possibilità che possano influenzare in modo significativo l’esito delle elezioni”, ha spiegato in un’intervista all’Associated Press. Ha inoltre ribadito che anche nel caso di attacchi informatici su larga scala, questi non sarebbero in grado di compromettere la validità complessiva del processo elettorale.
La direttrice della CISA ha però messo in guardia dal pericolo della disinformazione, fenomeno che, a suo avviso, rappresenta oggi una delle principali minacce alla tenuta del sistema democratico. Easterly ritiene che le fake news, spesso amplificate dai social media, stiano contribuendo a un clima di sfiducia generalizzata, che si riflette in una crescente tensione sociale. Molti cittadini, soprattutto a partire dalle elezioni del 2020, continuano a dubitare della legittimità dei risultati elettorali, complici le ripetute affermazioni di Donald Trump sui presunti brogli che avrebbero determinato la sua sconfitta.
Easterly ha voluto inoltre sottolineare che più del 97% delle giurisdizioni elettorali americane utilizza una copia cartacea dei voti, il che garantisce la possibilità di verificare i risultati in caso di anomalie. Questa infrastruttura, ha aggiunto, rappresenta una delle principali garanzie contro eventuali manipolazioni esterne. “Le elezioni non sono immuni da imprevisti – che si tratti di tempeste, attacchi ransomware o interruzioni nei servizi – ma tali eventi non comprometteranno il conteggio dei voti”, ha dichiarato.
Si è infine discusso anche del lavoro svolto dai funzionari elettorali, spesso oggetto di minacce fisiche, un fenomeno che aggravatosi negli ultimi anni. “Questi individui non sono burocrati senza volto”, ha spiegato Easterly, “ma membri delle nostre comunità che lavorano per garantire l’integrità delle elezioni, spesso senza riconoscimenti o ricompense”.