I pensionati, un tempo feudo repubblicano, si stanno spostando a sinistra man mano che i baby boomers invecchiano ed entrano nelle loro file.
Nel 2020, Trump riuscì a prevalere su Biden con un vantaggio di cinque punti tra gli anziani, ma già allora si intravedeva un calo rispetto ai 12 punti di margine che Romney aveva ottenuto contro Obama nel 2012. Oggi, sondaggi sempre più serrati mostrano che la morsa repubblicana su questa fascia demografica si sta ulteriormente allentando, lasciando spazio a un potenziale ribaltamento di fronte a favore di Kamala Harris.
Ma cosa spinge il cambiamento? Il peso dell’inflazione è una delle cause principali. Gli anziani, molti dei quali vivono di redditi fissi, avvertono forse più di chiunque altro l’impatto del carovita, in particolare per beni essenziali come cibo e farmaci. Quasi la metà di loro dipende dalla previdenza sociale per oltre la metà del proprio reddito, e un quarto di loro per oltre il 90%.
Trump, dopo aver suggerito in passato possibili tagli ai programmi di previdenza sociale, ha ora promesso di tutelarli, proponendo di esentare i benefici della previdenza dalle imposte federali. Dall’altro lato, Kamala Harris ha promesso di rafforzare il sistema aumentando le tasse sui più ricchi e sostenendo misure per ridurre i costi dei farmaci, un tema su cui l’amministrazione Biden ha già iniziato a intervenire.
Malgrado le loro preoccupazioni della fascia più anziana della popolazione vengano spesso soffocate da dibattiti più accesi su temi come aborto e immigrazione, corteggiare gli over 70 potrebbe rivelarsi una mossa vincente. Sembra averlo capito soprattutto la campagna di Harris, che non a caso – sebbene Trump mantenga tra gli anziani un vantaggio significativo – si è finora concentrata su politiche economiche come il contrasto all’aumento dei prezzi alimentari e delle spese sanitarie.