Il bilancio dei morti sale a 133, suddiviso per quattro Stati. Florida, Georgia, North e South Carolina sono stati messi in ginocchio dall’uragano Helene, categoria 4, che si sta spostando a una velocità impressionante a Nord dopo aver duramente colpito il Tennessee e l’Ohio. La Casa Bianca teme che le vittime possano salire a 600. Il Centro Nazionale degli Uragani ha dichiarato che la sua potenza è diminuita riducendosi a tempesta tropicale, ma rimane alto il rischio di piogge torrenziali e altre inondazioni improvvise.
Milioni di residenti sono stati evacuati dopo che le autorità delle contee degli Stati coinvolti hanno dichiarato lo stato di emergenza. Quasi 4,5 milioni di persone sono senza elettricità in Florida, Georgia, Indiana, Ohio, South Carolina, North Carolina, Tennessee, Virginia e West Virginia, dove la temperatura ha toccato anche i 30°C gradi
Sono stati realizzati centinaia di salvataggi. In Tennessee decine di pazienti di un ospedale si sono rifugiati sul tetto per essere salvati in elicottero a causa della tempesta. Il crollo di una diga ha costretto più di settemila abitanti a evacuare la propria casa.
Una frana ha bloccato la Interstate 40 all’altezza di Old Fort Mountain East ad Asheville e tutte le corsie della Interstate 26, in entrambe le direzioni, nei pressi della Henderson County, sono state chiuse al traffico. Oltre ottocento voli sono stati cancellati su tutto il territorio statunitense e non si sa quando gli aeroporti sui quattro Stati riprenderanno a lavorare a ritmo normale.
Le chiamate al 911 continuano ad arrivare. Durante la notte, gli operatori della contea di Pinellas, in Florida – una delle sessantuno che hanno dichiarato lo stato di emergenza – hanno ricevuto oltre 7.000 richieste di aiuto. La costa che si affaccia sul Golfo del Messico rimane ancora sommersa dall’acqua, ma la situazione si è calmata rispetto a ieri sera, quando l’uragano Helene ha toccato terra.
Il passaggio di Helene potrebbe aver provocato tra 15 e 26 miliardi di dollari di danni materiali e altri 5-8 miliardi in mancato output economico. Queste le stime di Moody’s Analytics secondo cui tre anni di uragani lungo la costa della Florida che si affaccia sul Golfo del Messico, associati all’aumento dei premi assicurativi, rischiano di mettere un’ipoteca nel lungo periodo sulla crescita dello stato. Per coprire i danni causati da Helene le compagnie di assicurazioni dovranno pagare almeno 5 miliardi di dollari, secondo le stime di A.M. Best. La cifra non copre tutte le perdite perchè molte famiglie e piccole imprese lungo il passaggio della tempesta non erano assicurate.