Secondo un nuovo sondaggio targato AP-NORC, oggi gli americani sono più propensi a credere che essere donna danneggerà le possibilità di Kamala Harris alle elezioni di novembre, rispetto a otto anni fa, quando a guidare il ticket democratico vi era Hillary Clinton.
Circa 4 statunitensi su 10 sostengono che il genere di Harris influirà negativamente sulle sue chances di vittoria contro Donald Trump, candidato del GOP. Nel 2016, 3 persone su 10 dicevano lo stesso sulla Clinton, sconfitta proprio dal tycoon.
Questo cambiamento di idee è stato riscontrato soprattutto tra gli uomini di fede democratica. Attenzione però: anche le stesse donne sono diventate molto più propense a sostenere che il genere di Harris potrebbe influire negativamente sulla sua candidatura: lo affermano quasi 5 elettrici dem su 10. Al contempo, 4 persone su 10 credono che l’essere uomo agevolerà il leader MAGA, a caccia del suo secondo mandato da presidente statunitense, dopo la sconfitta subita 4 anni fa da Joe Biden.
Nel corso della sua campagna, Harris si è soffermata raramente sulla portata storica della sua eventuale vittoria, che farebbe della 59enne la prima presidente donna degli USA. La candidata democratica ha voluto concentrarsi su tematiche più concrete, come quelle legate al diritto all’aborto.

Dal canto suo, Trump, che per anni ha preferito sparare a tutto volume la canzone dei Village People “Macho Man”, mentre entrava e usciva dai vari comizi, ha autopromosso un’immagine virile, con apparizioni ad eventi di MMA ed alle partite di football. Solo di recente, il tycoon ha iniziato a definirsi come un “difensore delle donne”. Secondo alcuni, però, l’eccessiva “mascolinità” ostentata dal leader MAGA nelle sue apparizioni pubbliche potrebbe ritorcerglisi contro, favorendo al contempo la candidata democratica.
Elizabeth Aguilar, docente dell’università dell’Illinois, a tal proposito ha affermato: “I commenti e l’atteggiamento misogino di Trump sono così retrogradi che le persone potrebbero trascurare il fatto che la Harris sia una donna, votando per lei”. Tuttavia, solo 1/4 dei 2.028 elettori coinvolti dal sondaggio ha affermato che il genere della 59enne non influirà in sede di voto.
Ciò nonostante, intorno alla candidata democratica filtra ottimismo. Sulla questione è intervenuta recentemente anche la stessa Hillary Clinton: quest’ultima ha affermato che Harris trarrà beneficio dal fatto che il popolo statunitense è ormai abituato all’immagine di una donna candidata alla Casa Bianca, memore anche della sua corsa alle elezioni del 2016.
La Clinton ha inoltre dichiarato di essere “davvero ottimista” circa le possibilità di vittoria dell’attuale vicepresidente.